Comuni allo stremo, l’Anci Sardegna denuncia: “Pronti a dimissioni di massa”

La maggioranza dei 377 Comuni sardi avrà grosse difficoltà a chiudere i bilanci, tra sospensione dell’Imu, Tares e limiti del Patto di stabilità che da quest’anno si applicano anche ai comuni al di sopra dei mille abitanti. L’allarme è stato lanciato dall’Anci Sardegna durante un seminario a Cagliari al quale hanno partecipato circa 200 fra amministratori e responsabili delle ragionerie comunali. “Attendiamo ancora dalla Regione alcuni chiarimenti sul Bilancio e servono atti amministrativi per dare gambe alle norme finanziarie approvate – ha spiegato il presidente dell’Anci Sardegna, Cristiano Erriu – c’è un po’ di preoccupazione per le risorse del fondo unico, anche se salutiamo con favore il fatto che lo stanziamento sia rimasto invariato e che si preveda la possibilità di avere un’anticipazione a luglio, insieme con lo scomputo dal Patto di stabilità, ma siamo nuovamente pronti a scendere in piazza perché i Comuni hanno grosse incertezze. In questo caso le alternative sono tre: nuove imposizioni ai contribuenti, la devoluzione dei servizi o restituire le chiavi con le dimissioni in massa”. L’Anci chiede che la rimodulazione dell’Imu possa essere effettuata dal basso anche perché alcuni Comuni che nei loro territori ospitano grossi agglomerati industriali avranno tutti gli svantaggi ambientali, ma nessuno economico, con la sospensione della tassa sugli immobili. Così accadrà anche per quei comuni non costieri, che non possono contare sulle seconde case o sui grandi alberghi, che fornivano un gettito Imu consistente. Nel frattempo grazie al decreto appena varato dal Governo i piccoli Comuni, fra i 1.000 e i 500 abitanti, potranno superare la fase di ingresso nei vincoli del Patto con qualche onere in meno: sui 62 milioni ‘vincolati’ infatti, 36 mln vengono stanziati dallo Stato e messi a disposizione dei Comuni che dovranno limitare la propria quota di spesa quindi a 26 milioni.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share