Comune di Quartu in ritardo col bilancio: il Pd si rivolge a Regione e Procura

Il Partito democratico quartese cerca di mettere fine all’amministrazione di Stefano Delunas. Il Consiglio comunale non ha ancora approvato il Bilancio preventivo e dopo le sollecitazioni da parte della Regione, e un ultimatum che scadeva il 18 giugno, si era arrivati alla votazione in Aula ma era finita in pareggio. Secondo le opposizioni ci sono gli estremi per il commissariamento dell’Ente, mentre il sindaco Delunas sostiene che dopo la votazione “infruttuosa” la Regione debba aspettare che il 2 luglio si faccia una nuova votazione in Consiglio comunale. Circolano voci su possibili scelte da parte dell’assessorato regionale agli Enti locali, ma nelle due sedute della Giunta Solinas di questi giorni non si è mai parlato ufficialmente del caso Quartu. Ieri il capogruppo del Pd, Marco Piras, ha quindi chiesto un intervento formale all’assessore regionale agli Enti locali, Quirico Sanna, per la nomina di un commissario e lo scioglimento del Consiglio comunale “nei tempi più rapidi possibili”. Ma i Dem quartesi sono andati oltre, il gruppo consiliare e la segretaria cittadina hanno annunciato che stamattina il documento è stato consegnato anche alla Procura della Repubblica “al fine di valutare eventuali profili di rilevanza penale nell’adozione – o nella mancata adozione – di specifici atti da parte dei soggetti competenti”.

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Dal canto suo, il sindaco Stefano Delunas ha annunciato che in caso di commissariamento non farà ricorso, ma difende l’autonomia del Comune e cita un precedente simile che si è verificato in un altro Comune sardo. “Nel recente passato, nel Comune di Orani l’approvazione del Bilancio si è protratta per mesi, proprio a causa di una votazione infruttuosa, ovvero conclusa in parità, come successo a Quartu. In quel caso la Regione ha opportunamente ritenuto di permettere all’Ente di trovare una soluzione nell’ambito della propria autonomia, senza un’immediata corsa al commissariamento – si legge in una nota del Comune – Quartu ritiene che la Regione debba adottare le stesse procedure per casi analoghi. Ciò che è stato consentito a Orani, che addirittura riconvocò il Consiglio a tre mesi dalla votazione infruttuosa, dovrebbe essere permesso anche alla terza città della Sardegna, i cui cittadini sono meritevoli di autodeterminazione“. Secondo il sindaco e la sua maggioranza deve essere il Consiglio comunale a dover scegliere le sorti del proprio bilancio “senza accelerazioni volte a cancellare organi eletti dal popolo”.

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M.Z.

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