Comunali Cagliari: Udc e Psd’Az con Zedda? Bufera sul segretario del Pd

Nicola Montaldo, capo dei dem a Cagliari, finisce nel mirino di RossoMori e Centro Democratico per le alleanze delle elezioni amministrative.

Nicola Montaldo, segretario del Pd a Cagliari, finisce nel mirino degli alleati. La querelle ruota intorno alle alleanze per le Comunali di maggio. L’esponente dem, dopo la convergenza di Forza Italia e Fratelli d’Italia su Piergiorgio Massidda, ha proposto di allargare il centrosinistra a Udc e Psd’Az. Nella coalizione che governa la Regione, si è aperto un caso, con accuse incrociate lanciate da RossoMori e Centro Democratico, attraverso il dirigente Paolo Mureddu e il deputato Roberto Capelli.

Ad aprire lo scontro è stato proprio il parlamentare con un comunicato inviato oggi alle 12,27. “Con viva e vibrante soddisfazione – tuona prendendo in prestito una frase dell’ex presidente Napolitano – prendo atto dalla stampa che il Centro Democratico Sardegna non farà parte dell’ammucchiata elettorale proposta dal Pd cagliaritano per le prossime elezioni amministrative, intorno alla candidatura di Massimo Zedda“. Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate da stesso Montaldo che, sulle pagine dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna – ha omesso di citare il Cd nell’alleanza per le Comunali del capoluogo. “Tale decisione – prosegue polemicamente Capelli – fa sicuramente onore alla perspicacia dei nostri interlocutori e alla chiarezza della nostra linea politica espressa da tempo al tavolo del centrosinistra”.

Alla bordata del deputato, fondatore nell’Isola del Cd, segue qualche ora dopo la nota dei RossoMori. Alle 16,30, sempre via mail, la invia Mureddu. “Apprendiamo dalla stampa – è l’incipit – che il segretario cittadino del Partito Democratico di Cagliari si sarebbe espresso a favore di un allargamento del centrosinistra. Nicola Montaldo, con raro acume politico e a quanto pare per fare “sintesi”, si auto-nomina coordinatore unico della coalizione con licenza di esternazione”.

Insomma, ciò che gli alleati del Pd contestano a Montaldo è intanto una questione di metodo, per quelle parole considerate una fuga in avanti, vista la mancata concertazione col resto dello schieramento.

Capelli e Mureddu entrano poi anche nel merito dell’apertura fatta dal segretario dem a Udc e Psd’Az. Scrive il deputato: “L’occasione è utile per ribadire che il Centro Democratico Sardegna ha da sempre promosso alleanze politiche di centrosinistra e sovraniste, con preciso riferimento alla coalizione di governo regionale. Qualsiasi decisione diversa da questa andrà valutata in sede collegiale tra i partiti che a essa fanno riferimento”.

La posizione di Mureddu non è differente: “Sarà opportuno che a Montaldo qualcuno ricordi che non ci risulta di aver delegato chicchessia a rappresentarci e l’unica decisione valida sarà quella assunta in sede di coalizione”.

Ancora Capelli: “Sia chiaro fin d’ora che non intendiamo porre veti, ma ragionare secondo una linea di coerenza e lealtà immediatamente e chiaramente percepibile dagli elettori. Con altrettanta determinazione e chiarezza, il nostro partito non aderirà a pseudo coalizioni: non ci interessa la partecipazione di forze politiche che non abbiano per tempo preso le distanze dall’attuale opposizione regionale o che portino in dote vecchie e ormai compromesse esperienze politiche. E non lo dico in termini di anzianità anagrafica”.

Così, sul punto, dai RossoMori: “Invitiamo il segretario cittadino del Pd ad occuparsi del proprio partito, come è giusto e logico che faccia, lasciando alla coalizione le decisioni su alleanze, progetti e programmi. A ognunu s’arte sua”, è il finale in limba di Mureddu. E sempre dai RossoMori, il presidente Gesuino Muledda scrive che “porrà la questione di Cagliari nella prossima riunione di coalizione, fissata per venerdì. Le alleanze devono rispondere a a criteri eticopolitici capaci di ovviare a fenomeni trasformistici che la nostra base e il nostro elettorato difficilmente potrebbero capire”.

In casa Udc, però, la proposta di Montaldo non è affatto sgradita: da ambienti vicini al grande capo Giorgio Oppi filtra che lo scudocrociato, confederato a Roma con l’Ndc di Alfano, quindi alleato di Renzi, starebbe valutando la possibilità di fare accordi elettorali col centrosinistra. E questo in tutti i sei maggiori centri che vanno al voto a maggio: oltre a Cagliari ci sono Olbia, Carbonia, Monserrato, Capoterra e Sinnai.

Di certo, per il Pd questa grana non ci voleva: a livello regionale i dem sono ai ferri cortissimi, dopo l’uscita dalla maggioranza interna delle correnti di Antonello Cabras, Paolo Fadda e Silvio Lai. E Renato Soru, due sabati fa, ha risposto alla rottura della mozione congressuale di ottobre 2014 con l’autosospensione dalla carica. Sono congelate anche tutte le deleghe nella segretaria, già dimezzata dopo le dimissioni di quattro rappresentanti.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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