Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha di fatto commissariato gli otto consorzi industriali provinciali dell’Isola. Attraverso una lettera spedita a tutti gli enti, il governatore chiede “l’adeguamento degli statuti alle disposizioni della legge Severino” ricordando che il mancato rispetto della norma sull’anticorruzione in materia di nomine presuppone la nullità degli atti.
I consorzi industriali, già oggetto di una riforma voluta nel 2008 dall’allora Giunta Soru, sono attualmente otto: il Cacip di Cagliari; il Sicip del Sulcis con sede a Portoscuso (nella foto di copertina); il Cip di Nuoro; il Cips di Sassari; il Cipnes di Olbia; i Consorzi di Villacidro, Arbatax e Oristano. Corrispondono appunto alle otto province (tra le storiche e quelle cancellate).
Il governatore ha imposto ai consorzi una serie di divieti, come aveva già fatto per gli enti e le agenzie nonché per l’azienda unica Ats lo scorso marzo. Solinas ha chiesto intanto di “non attivare alcuna procedura concorsuale o selettiva finalizzata all’assunzione di personale, anche a tempo determinato”. Dovranno essere anche bloccate eventuali “progressioni dei dipendenti”, così come non è ammesso d’ora in avanti “adottare atti di nomina o incarico”. E questo sia in riferimento ai Cda cui spetta la gestione degli enti, sia per quel che riguarda “gli altri organi collegiali di gestione, poiché comportando l’esborso di risorse pubbliche potrebbero configurare danno erariale”.
Nella lettera di Solinas si legge ancora: “Gli attuali statuti attribuiscono competenze gestorie in capo al Cda, ciò che non è consentito dalla Severino e dalla stessa Anac (Autorità nazionale per l’anti-corruzione). In pratica, “i ruoli di consigliere di amministrazione o di presidente non possono essere affidati a chi fa parte dell’assemblea del consorzio, come i membri della Giunta o del Consiglio della Provincia o di un Comune”. Solinas ha ricordato infine che sono nulli “tutti gli atti” con cui vengono “conferiti incarichi in violazione della stessa legge Severino”.
Al momento dai consorzi non filtrano indiscrezioni sulle mosse che verranno fatte. Di certo le indicazioni date dal governatore saranno pedissequamente rispettate. Tuttavia per fare scattare i commissariamenti formali, con valore di legge, serve un provvedimento del Consiglio regionale, nelle more di un eventuale e nuova riorganizzazione.
