Ugo Cappellacci scrive direttamente da Abu Dhabi, dove è andato in missione per cercare imprenditori arabi pronti a investire in Sardegna. “In un momento come quello attraversato dalla nostra Isola, è fondamentale adoperarsi in ogni sede per portarla fuori dal pantano in cui è stata condotta da anni di politiche miopi e dalla crisi economica internazionale. Basta con le polemiche dei parolai”.
Cappellacci chiarisce ancora una volta: “Durante una serie di incontri, diretti ad attirare nuovi investimenti e a aprire una porta importante per le imprese sarde sui mercati internazionali, ho saputo della reazione nervosa e convulsa di qualche politicante che, sotto l’ombrellone, prova a rifarsi un’immagine“. IL presidente non ci sta: “Mi limito a constatare che, quando nel goffo tentativo di attribuire responsabilità ad altri, costoro elencano i mali della Sardegna, non fanno altro che ricordare i fallimenti collezionati quando hanno ricoperto in prima persona ruoli di primo piano”.
Questo il messaggio finale del governatore: “Non ho tempo per curarmi di costoro, che peraltro ho perso di vista dalla scena politica, almeno da quella operativa perché in quella parolaia non hanno rivali. Né ho tempo per replicare a chi risulta politicamente irrilevante e produce solo aria col suo girare a vuoto. E, fatto ben più importante, sono i sardi a non avere più tempo da concedere alle polemiche e alle sceneggiate”.