Caos seggi, presidente Corte d’Appello: “Per proclamare gli eletti serve tempo”

Ci vorrà ancora del tempo per conoscere i dati definitivi delle elezioni regionali in Sardegna e per la conseguente proclamazione dei sessanta consiglieri eletti, governatore compreso. Un pasticcio che certo non aiuta l’Isola, ma anzi congela, e in molti casi blocca la soluzione di vertenze calde e questioni aperte, come i trasporti o il prezzo del latte.

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Ad annunciare che la proclamazione dei consiglieri e del presidente è ancora lontana è la presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, che spiega cosa sta succedendo con i voti espressi dai sardi.

Negli uffici del palazzo di Giustizia, infatti, stanno ancora ricevendo alla spicciolata i dati dagli Uffici centrali circoscrizionali che “nella maggior parte dei casi – spiega la presidente – non hanno ancora completato il proprio lavoro, anche a causa di oggettive difficoltà collegate alle novità legislative del sistema elettorale che hanno comportato una dilatazione dei tempi di conclusione del procedimento”.

È la legge elettorale, dunque, il primo ostacolo alla velocità nell’assegnazione dei voti. Tutto ha avuto inizio nei seggi: tra preferenza di genere e voto disgiunto, gli elettori sono andati in confusione. E poi la burocrazia: “È bene evidenziare che è stato predisposto dagli uffici della Regione un verbale delle operazioni dell’Ufficio centrale regionale di ben 296 pagine, il cui tempo di compilazione, pur contenuto e ridotto al massimo, non potrà essere all’evidenza immediato”, spiega la presidente Cucca.

Nel frattempo nel sito istituzionale della Regione i dati vengono continuamente aggiornati: ora si è arrivati a 1832 sezioni scrutinate su 1840 per il presidente e 1825 su 1840 per le liste. “I rallentamenti – spiega la presidente Cucca – hanno avuto inizio presso i seggi elettorali, dove i responsabili degli uffici, in misura superiore alla media delle precedenti consultazioni, non sono stati in grado di completare lo spoglio e la redazione dei verbali, con conseguente impegno degli Uffici centrali circoscrizionali costituiti presso i Tribunali nella chiusura di tali operazioni”, precisa.

“Nella giornata odierna, ho invitato gli Uffici centrali circoscrizionali a completare le operazioni con la massima urgenza e ad inviare i dati, così da consentire all’Ufficio centrale regionale di iniziare l’elaborazione finale dei dati medesimi e procedere alla proclamazione degli eletti”, ha fatto sapere Cucca.

L’Ufficio centrale regionale sarà assistito da un gruppo di esperti e questo dovrebbe ridurre i tempi di completamento delle operazioni per arrivare alla attesa proclamazione ufficiale. Attesa anche perché sarà solo allora che potranno scattare i venti giorni entro cui il nuovo Consiglio regionale della Sardegna dovrà riunirsi per la prima volta, convocato dal neo eletto presidente della Regione, Christian Solinas.

Le norme che regolano i passaggi formali di avvio di una nuova legislatura sono contenuti nello Statuto sardo. Solinas avrà, invece, dieci giorni di tempo dalla proclamazione per nominare i 12 assessori della nuova Giunta (che poi dovrà giurare in Aula) e assegnare la carica di vicepresidente. Ma sino a quando non si conoscerà con certezza la composizione del nuovo Consiglio regionale, il centrodestra ha deciso di non aprire il tavolo di coalizione per scegliere la squadra di governo.

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La convalida dell’elezione di consiglieri e l’accertamento dell’ordine di precedenza dei candidati non eletti, poi, spetterà alla Giunta per le elezioni del Consiglio regionale. Queste operazioni non potranno essere, però, convalidate prima che siano trascorsi venti giorni dalla proclamazione ufficiale.

Mar.Pi.

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