Cani (Pd): “L’Isola passerella di ministri. Fanno a gara a chi la spara più grossa”

“La Sardegna rischia di trovarsi, fra qualche anno, senza energia, ma probabilmente i rappresentanti del Governo nazionale non se ne sono accorti. Forse sono troppo impegnati a chi la spara più grossa. Da chi invoca i forconi e gogne di piazza a chi disattende incontri annunciati con i lavoratori, per esempio Portovesme, e chi vede invece la soluzione nelle rinnovabili, ma senza un reale progetto”. Lo scrive in una nota il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani, commentando uno dei temi, quello dell’energia, entrato con forza nella campagna elettorale delle Regionali, anche in risposta alla posizione espressa dal presidente Francesco Pigliaru, che sul metano ha lanciato un appello a Roma anche nei giorni scorsi.

“Basta con gli spot – ha proseguito Cani in riferimento alle visite di Di Maio, Salvini e Toninelli -: i ministri in carica da quasi un anno si occupino dei problemi reali”. E ancora. “Noi siamo convinti che l’uso del carbone debba cessare, ma siamo veramente interessati a capire come si fa a governare la transizione dato che chi governa è contrario al metano e alla dorsale. Forse sono stati distratti dalla smania di giustificare l’insuccesso del reddito di cittadinanza o qualche altra promessa che comincia a non essere attuata”.

A prendere posizione sulle rivendicazioni della Regione sull’energia, è anche l’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, che ha la delega in materia. “Sulla questione energetica e sulla metanizzazione della Sardegna – dice – servono azioni concrete, non parole al vento. Lo chiedono i cittadini sardi, che ogni anno si ritrovano una bolletta energetica più cara del 30 per cento rispetto a quella degli altri italiani, e lo chiedono le imprese, alcune delle quali sono sull’orlo della chiusura. Tutti ci forniscono la ricetta del Governo per la transizione energetica dal carbone ai nuovi modelli energetici. Peccato – aggiunge – che ognuno dica la sua e che, soprattutto, le posizioni non coincidano. La Giunta regionale ha fatto ciò che nessun altro esecutivo regionale ha fatto negli ultimi 30 anni: l’approvazione di un Piano energetico e la stipula di un Patto con lo Stato per avere il Gnl nell’Isola – spiega Piras -. Adesso occorre che il Governo dia seguito subito a quell’accordo, per non vanificare gli sforzi compiuti in cinque anni e non disattendere le richieste di sviluppo e di crescita della Sardegna”.

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