I candidati M5s alla presidenza della Regione: quattro nomi, ecco chi sono

Tre outsider e il nome già noto dell’ex sindaco di Assemini, Mario Puddu. Sono questi i quattro M5s sardi che si contendono la candidatura a governatore dell’Isola alle Regionali del prossimo anno. Così risulta dalla piattaforma Rousseau dei Cinque Stelle, dove la scorsa settimana gli aspiranti leader del movimento hanno inserito i propri dati anagrafici e il curriculum nelle cosiddette Regionarie, la finestra web riservata ai soli iscritti e attraverso la quale M5s recluta la classe dirigente.

E se il nome di Puddu era ampiamente previsto, sono sconosciuti gli altri tre candidati. In ordine alfabetico: Maria Rita Monagheddu, Luca Piras e Anna Sulis. Non è dato sapere se ci fossero altri attivisti in corsa che, magari, sono stati esclusi. Certo è invece che questi quattro nomi sono quelli ufficialmente ammessi a contendersi in autunno la fase 2 delle Regionarie, quando le urne di Rousseau si apriranno nuovamente e il candidato M5s alle elezioni del 2019 sarà il più votato sulla piattaforma grillina.

Vediamo, allora cosa hanno scritto di sé i quattro M5s sardi che hanno dovuto riempire sette caselle per inoltrare la prima candidatura indicando nome, città di nascita, età, titolo di studio, professione, curriculum, dichiarazione d’intenti ed esperienza politiche.

Mario Puddu, 45 anni, ha una laurea in Ingegneria civile e precisa di aver “svolto la libera professione sino al 2011”. Sul perché della candidatura si legge: “Nasce dall’amore totale e viscerale per la Sardegna unito all’entusiasmo del Movimento 5 Stelle. Il mio senso di appartenenza ai valori della nostra Isola è da sempre manifesto, come dimostra la bandiera dei Quattro mori che io stesso ho portato nel mio ufficio comunale, il primo gesto da sindaco della città che ho avuto l’onore di rappresentare per cinque anni. Non un atto strumentale o studiato però neppure casuale: semplicemente istintivo, che viene da dentro perché c’è e basta. Non ti chiedi perché vuoi bene a tua madre. La lingua sarda, poi, è tutt’altro che uno slogan folcloristico, bensì il vero e proprio fondamento della nostra identità, la matrice contenente le informazioni genetiche della nostra civiltà, un inestimabile patrimonio culturale da tramandare alle generazioni future, perché solo dei pazzi scriteriati potrebbero dilapidare questo meraviglioso e indispensabile strumento di condivisione e comunicazione che ci ricorda costantemente chi siamo e da dove veniamo”. Tra le esperienze politiche Puddu ha ricordato di essere stato il “coordinatore della campagna elettorale” alle Politiche dello scorso 4 marzo, ma anche alle Europee del 2014.

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Maria Rita Monagheddu ha 56 anni, è nata ad Alghero ed è una dirigente della Regione, attualmente in servizio nell’assessorato al Lavoro. Ma ha lavorato anche nell’ex Ersat (Ente regionale per lo sviluppo agricolo) e nell’agenzia Laore. Sul perché della candidatura ha scritto: “Data la mia abitudine ad affrontare nuovi impegni sfidanti, presento questa dichiarazione di disponibilità per dare una mano a costituire e far funzionare una squadra che possa, con modalità diverse da quelle che la Sardegna ha conosciuto finora, restituire speranza e dignità alla mia Regione, ai sardi, e ai nostri giovani che sono rimasti qui o che sperano di tornare. Nel momento in cui questo obiettivo sarà affidato alla persona più valida, ne sarò molto contenta. Se invece mi sarà affidato, non lo porterò avanti da sola neanche per un minuto”. Quindi la sottolineatura: “Non ho esperienza politica, a parte la simpatica esperienza di partecipare in questi mesi alla riflessione/redazione del programma a cinque stelle per la nostra Regione, nel campo dell’agricoltura, della pesca, e del lavoro. Sono stata referente aziendale in Ersat/Laore del sindacato autonomo dirigenti e direttivi Sdirs fra il 2003 e, mi pare, il 2009. Non ho svolto altre esperienze di attività sindacale”.

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Luca Piras, 51 anni, cagliaritano, è professore associato di Finanza aziendale all’università del capoluogo. Così la propria dichiarazione d’intenti: “Sogno una Sardegna valorizzata per le sue bellezze e le sue peculiarità, spesso messe in ombra e svendute dalla classe politica, una Sardegna proiettata in una dimensione mediterranea, europea, internazionale, una Sardegna in cui il mare rappresenti una risorsa e non un ostacolo, un mezzo prezioso per la nostra mobilità. Desidero una Sardegna il cui mare, sole e vento divengano punti di forza anche a livello energetico e industriale oltre che turistico, una Sardegna che veda pienamente riconosciute anche le bellezze naturali dell’entroterra, le tradizioni storiche e gastronomiche, fuori da patetici cliché cari a un certo marketing turistico che banalizzano riti arcaici esibendoli fuori contesto – a uso e consumo di un pubblico di acquirenti di non si sa cosa −, come se fossero prodotti in un supermercato, perché possiamo certamente trarre profitto dalla nostra preziosa cultura millenaria ma senza arrivare a perdere la dignità. Voglio, fortemente voglio una Sardegna i cui abitanti siano consapevolmente rispettosi del territorio e del paesaggio come del bene più nobile”. Tra le esperienze politiche da attivista si legge, tra le altre cose: “Relatore a convegno organizzato da Carlo Sibilia (attuale sottosegretario) sull’euro presso la Camera dei Deputati”.

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Anna Sulis, 56 anni, di Quartu Sant’Elena, è una dipendente regionale: lavora all’agenzia per il lavoro Aspal. Nella parte relativa al curriculum scrive: “Sono iscritta all’Albo Psicologi della Regione Sardegna ma non esercito. Ho frequentato l’Istituto di Psicoanalisi Cesare Musatti di Cagliari. Ho una laurea in Pedagogia, ma ho sostenuto esami nelle facoltà di Veterinaria e Giurisprudenza”. La Sulcis ha frequentato il corso per “Operatore naturalistico ambientale”.- Sono socia del Cai (Club alpino italiano) e dell’Apgs (Associazione per il parco geominerario della Sardegna). Nel 1989 sono stata assunta presso il Ministero del Lavoro, transitata alla Provincia di Cagliari e tutt’oggi lavoro presso Aspal”. E ancora: “Sono abbonata sostenitrice al periodico semestrale dell’Accademia della Crusca”. Così sulla dichiarazione d’intenti: “Mi impegno a rispettare i princìpi del M5S”. Queste le esperienze politiche: “Sindacalmente nel 2009 circa, su richiesta mi ero candidata con la Cgil. Politicamente avevo aiutato, nei miei limiti, il Presidente dell’Istituto di Psicoanalisi che frequentavo perché si era candidato negli anni 90 alle elezioni regionali con la sinistra”.

A fare da sfondo ai quattro nomi in corsa, c’è il processo contro Puddu in corso nel tribunale di Cagliari: l’ex sindaco deve rispondere di abuso d’ufficio per l’esistenza di una presunta pianta organica parallela che, secondo l’accusa, penalizzava una dirigente. Il pm Marco Cocco ha chiesto un anno di condanna. La sentenza è attesa per il prossimo 18 ottobre. Nel caso in cui Puddu venisse ritenuto colpevole, uscirebbe dai giochi delle Regionarie: la sua candidatura  non sarebbe ammessa dallo statuto M5s.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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