Apre a Macomer il Centro per i rimpatri. L’arrivo dei primi migranti è imminente

Nessuna ufficialità sull’arrivo dei primi ospiti nel Centro regionale permanente per il rimpatrio dei migranti (Cpr) di Macomer, prima struttura in Sardegna operativa ufficialmente da oggi e sorta nell’edificio che fu un carcere. Gli arrivi, comunque, sarebbero imminenti. Attualmente sono disponibili cinquanta posti, a regime saranno cento. Nel frattempo si stanno concludendo le procedure per la scelta del giudice di pace – sarà competente quello del Tribunale di Oristano – che dovrà decidere sui provvedimenti di espulsione.

“L’arrivo dei migranti nel centro per i rimpatri di Macomer è imminente, sarà il ministero dell’Interno a decidere chi e quando”, ha detto all’Ansa la prefetta di Nuoro, Anna Aida Bruzzese, che spiega. “Il ministero assegnerà i posti a seconda degli sbarchi. Non sappiamo ancora da dove arriveranno gli ospiti, potrebbero arrivare dalla Sardegna, ma anche da altri Cpr della penisola. Il trasferimento – precisa – sarà curato dalla Questura di Cagliari in stretto raccordo con quella di Nuoro che gestisce la fase dell’accoglienza”.

Una volta che i migranti saranno giunti a Macomer la pratica per l’ingresso nel centro passerà al giudice di pace di Oristano, competente per territorio. “L’ufficio del giudice – riassume la prefetta – provvederà a convalidare i provvedimenti di accoglienza emessi dall’ufficio immigrazioni delle Questure di provenienza dei migranti, e a questo punto gli ospiti potranno entrare nella struttura”. “Noi come Prefettura ci occuperemo di predisporre le misure di sicurezza per gli ospiti e gli operatori e in generale per il contesto che li accoglie – aggiunge Bruzzese -. A questo proposito mi sento di tranquillizzare tutti: le forze di polizia sono arrivate, così come il contingente militare dell’operazione ‘Strade sicure’ della Brigata Sassari che provvederà alla sorveglianza”.

Il Comune saluta positivamente l’apertura del Cpr (“darà nuova linfa all’economia della città”) ma a smorzare gli entusiasmi ci pensa l’opposizione. “Per lo sviluppo di Macomer è una strategia fallimentare perché si droga il mercato – denuncia all’Ansa Arturo Uleri, consigliere comunale della lista Uniamoci per Macomer, responsabile cittadino di Fdi ed esponente del comitato No al Cpr -. Le forze dell’ordine hanno occupato tutti gli alberghi della città, come che se fossimo in uno stato di polizia, ma potrebbero non rimanere a lungo e noi ci ritroveremmo di nuovo con gli hotel vuoti e senza un piano b. Si cerca in maniera molto goffa di riportare un benessere che per noi è puro e semplice assistenzialismo con i soldi dello Stato. Gli alberghi qui sono tutti pieni: ho chiamato io stesso per un collega che arriva da Verona, ma non è possibile prenotare”. Secondo un’altra esponente del comitato cittadino, Gina Falchi, “il Cpr e i suoi posti di lavoro non saranno la soluzione alla depressione economica del territorio”.

 

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