Cresce il malessere all’interno dell’Aes, l’Associazione degli editori sardi, nei confronti dell’assessorato regionale alla Cultura, soprattutto per il silenzio riguardo ai fondi. Secondo quanto riportato dagli editori in un comunicato “dopo mesi di sollecitazioni e appelli al momento si attende ancora un segnale da parte dell’assessore Andrea Biancareddu, in merito all’utilizzo da parte della Regione dei fondi per le manifestazioni fieristiche e la promozione dell’editoria libraria”. Un clima difficile secondo gli editori che definiscono questo silenzio “assordante” anche a seguito della notizia sulla “pianificazione di manifestazioni culturali che vedrebbero al momento esclusi proprio i naturali destinatari di legge, cioè gli stessi editori, dalle scelte politiche e istituzionali”.
L’Aes ha sintetizzato una serie di richieste da presentare all’esponente della Giunta: innanzitutto sapere se “la Regione sia realmente intenzionata a utilizzare i fondi, previsti in bilancio, per manifestazioni fieristiche locali da organizzarsi secondo i criteri che rispondono alla legge 22, che per gli editori sardi restano stringenti perché espressamente collegati alla promozione esclusiva delle opere edite in Sardegna. Quindi essere finalmente messi al corrente di quanto stia accadendo, ed essere tranquillizzati o smentiti sui dubbi di utilizzo improprio delle risorse”.