Andrea Mura si dimette da deputato: “Insostenibile linciaggio mediatico”

Andrea Mura si dimette dal Parlamento: dopo le polemiche e l’espulsione dal gruppo del M5s, il velista sardo ha inviato una lettera al presidente della Camera, Roberto Fico, per annunciare “il ritorno alla vita da sportivo e da cittadino”. Nella comunicazione parla di “linciaggio mediatico” e nega le accuse di assenteismo: “Sono mancato solo a sette sedute per impegni sul territorio o malattia”, spiega.

Nella lettera di dimissioni Mura si difende e contrattacca. “Contro di me accuse ignominiose, basate su fatti inesistenti e su affermazioni da me mai pronunciate che nessuno ha mai voluto verificare: ho subito dei danni enormi e agirò in tutte le sedi per difendere la mia reputazione”. Si legge così nel quinto capoverso, forse il più duro, scritto dal velista sardo al presidente della Camera. Sotto il documento integrale che lo stesso Mura ha pubblicato sulla propria pagina Facebook

Un passaggio della lettera di dimissioni è dedicato anche al Movimento 5 stelle. “Sono stato espulso dal mio gruppo
parlamentare senza essere nemmeno convocato – denuncia -, senza poter replicare alle accuse infamanti che mi sono state rivolte”. All’indomani delle sue dichiarazioni, in cui aveva detto di “poter fare attività politica anche dalla barca“, Mura è stato attaccato dai vertici di M5s. Prima dai capigruppo M5s di Camera e Senato, poi dal vicepremier e suo leader Luigi Di Maio e ancora dall’ex parlamentare Alessandro Di Battista.

Una messa in stato d’accusa che l’altro giorno ha spinto il velista  a passare nel Gruppo misto, quindi con lo stipendio pieno. Una scelta che a Mura è costata altri attacchi sui social. Di qui la decisione di lasciare definitivamente il Parlamento. “Alla luce di tutto quello che è accaduto non ha alcun senso restare in questa aula senza poter
incidere, senza poter portare avanti il progetto per cui sono
stato eletto dai cittadini che mi hanno votato – sottolinea l’ex
parlamentare sardo -. Torno ad essere un cittadino comune come
sono sempre stato, torno nel mio mondo, allo sport e al mare, dove  i  ono i valori a cui mi sono sempre ispirato: l’impegno e il sacrificio e – da buon sardo – la parola data”. Una promessa: “Continuerò le mie battaglie per la difesa del mare e dell’ambiente fuori dal Parlamento”.

Di fatto Mura resta deputato sino a quando le dimissioni non saranno ratificate dalla Camera che è chiamata a esprimersi sul punto con due votazioni. Nel caso in cui venissero accolte – ma sembra scontato – il collegio Sardegna 01 – formato dai Comuni di Cagliari, Burcei, Maracalagonis, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sinnai e Villasimius – tornare alle urne nelle cosiddette elezioni suppletive (qui l’approfondimento di Sardinia Post).

Sempre su Facebook, la decisione di Mura è stata commentata da Mario Puddu, fresco di vittoria alle Regionarie e candidato governatore di M5s alle elezioni sarde del prossimo anno. Malgrado i toni durissimi del velista dimissionario contro il Movimento, Puddu ha scritto: “Andrea Mura ha appena dichiarato di volersi dimettere dal ruolo di Parlamentare. Questo gli fa onore. Ha seguito l’invito che gli abbiamo fatto noi del MoVimento 5 Stell. A questo punto mi è doveroso ricordare che in Parlamento ci sono tanti altri casi, almeno una decina, simili a quello di Mura, con assenze che superano l’80 per cento. Si devono dimettere anche loro; è doveroso che anche le altre forze politiche seguono l’esempio del MoVimento 5 Stelle”.

Una nota arriva anche dai capigruppo di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, che erano stati i primi ad attaccare Mura sulle assenze. “Il MoVimento 5 Stelle da sempre si batte per il rispetto delle regole. E con Andrea Mura non abbiamo fatto sconti. Il suo record di assenze in Parlamento ci ha obbligati a espellerlo dal MoVimento. Oggi, però, vogliamo ringraziare proprio Mura per essersi dimesso da parlamentare. Un importante gesto che abbiamo molto apprezzato. Chiediamo che tutti i parlamentari assenteisti delle altre forze politiche facciano immediatamente la stessa cosa”.

LEGGI ANCHE: Andrea Mura fa il giro del mondo, ma non con la barca a vela

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