Da destra a sinistra andata e ritorno. È la storia politica di Anita Pili, sindaca di Siamaggiore (Oristano), classe 1982, che nell’ala moderata prova di nuovo a farsi largo da candidata alle Regionali con Sardegna 20venti, la civica fondata dal consigliere uscente e azzurro Stefano Tunis (anche lui in corsa) con l’obiettivo di fare guerra alla sua stessa Forza Italia.
È un racconto di intrecci con altri candidati, quello della Pili che a Oristano, dove è nata, scopre la passione per il governo del territorio grazie a Pasquale Onida, ex presidente della Provincia, anche lui amante dei cambi di partito. Ma se Onida, ex segretario di Forza Paris dopo una vita nella Dc, è sempre rimasto nel perimetro del centrodestra pur simpatizzando per una sfilza di partiti (Ppi, ex Cdu e Forza Italia), la sindaca ha fatto un salto importante.
La Pili (foto Facebook) è una componente dimissionaria della Direzione Pd, dove sembrava aver trovato la pace politica. Non solo: la prima cittadina di Siamaggiore è stata una delle 128 fasce tricolori che ha sostenuto la candidatura di Massimo Zedda, presentandosi di persona all’appuntamento di novembre a Milis. Nel mezzo uno scontro durissimo con il leader e fondatore del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, che l’aveva indicata come candidata alle Primarias. La reazione delle Pili non si era fatta attendere: a Maninchedda aveva risposto con una secca smentita parlando di “invenzione“.
Adesso la corsa con Sardegna 20Venti. Destino poi ha voluto che nel collegio di Oristano la sindaca dovrà vedersela con un altro Onida Pasquale. Stavolta un giovane, candidato nella lista di Energie per l’Italia.
Al. Car.
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