Gli indipendentisti sardi di Irs ospiti alla “Diada de Catalunya”

Anche quest’anno una delegazione iRS è stata invitata ufficialmente, insieme alle delegazioni internazionali, alla Diada de Catalunya, giornata in cui si commemora la caduta di Barcellona nelle mani delle truppe borboniche di Filippo V durante la Guerra di Successione Spagnola e la conseguente abolizione delle istituzioni catalane come la Generalitat de Catalunya. Gavino Sale ha tenuto due interventi pubblici. “Oltre a portare i saluti del Popolo Sardo – si legge in una nota – ha rimarcato la situazione di “isolamento internazionale” della Sardegna, che grazie allo stato italiano si trova nell’impossibilità di eleggere i suoi rappresentanti nel Parlamento Europeo. Gavino Sale ha inoltre esposto la questione della “vertenza entrate”, in merito al debito dei 10 miliardi di euro che lo Stato Italiano ha nei confronti dei Sardi”.

“La seconda parte dell’intervento ha posto l’attenzione sui processi oggi in atto in Catalogna e in Scozia – prosegue la nota di Irs – e che stanno coinvolgendo anche tutti gli altri popoli delle nazioni senza stato d’Europa. Il Governo del Regno Unito, presieduto da Cameron ha già dato il proprio consenso affinché la Scozia nel 2014 si pronunci per l’indipendenza attraverso un referendum. Questo è un grande esempio di democrazia per l’Europa, dove il popolo è chiamato a decidere in merito alla creazione di un nuovo stato. Anche in Catalogna, il processo verso il raggiungimento della piena indipendenza dalla Spagna sembra essere irreversibile, tanto che i sondaggi dicono che circa l’80% dei catalani vogliono la consultazione popolare e circa il 52% sarebbero favorevoli alla nascita del nuovo Estat de Catalunya all’interno dell’Unione Europea. Al momento il Governo di Madrid sembra non lasciare alcun margine di concessione ma le pressioni provenienti da Barcellona sono ogni anno sempre più forti ed è ormai certo che dopo la Scozia, nel breve periodo, anche la Catalunya si aggiungerà al novero degli stati della Comunità Europea. Il processo Catalano è l’esempio di un popolo che ha deciso di non chiedere niente a nessuno”, come ha rimarcato Uriel Bertran, deputato di Soidaritat Catalana per la independència nell’ultima legislatura. “..la libertà non si chiede, la libertà si prende. Oggi il popolo Catalano è pronto a decidere e i cittadini che vogliono l’indipendenza sono la maggioranza”.

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