Americas’s Cup, la lettera di addio a Cagliari: ecco perché è saltato l’accordo

“Questioni in sospeso”, “tempistiche irreali” e rallentamento dei pagamenti. Sono alcuni dei temi che hanno portato al nulla di fatto per le World Series di vela a Cagliari. È quanto emerge dalla lettera inviata all’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa da Ace (America’s cup event), braccio operativo dell’evento velico. Dalle stesse fonti arriva la conferma del possibile ‘scippo’ da parte di Brindisi come possibile scenario per disputare l’anticipo dell’America’s Cup in Italia. Si tratta del secondo evento dell’organizzazione, dopo quello già annunciato a Vilanova in Spagna, oggetto del contendere con la Regione Sardegna. Nella lettera inviata ieri a Chessa, il ceo di America Cup Event, Grant Dalton, ha annunciato “con profondo rammarico” che la tappa di Cagliari “ormai non è più in considerazione” a causa di “tempistiche irreali, causate in parte da questioni che sembrano per la Regione restino ancora in sospeso”.

Nella missiva, ripresa da quotidiani nazionali, Dalton ribadisce che la AC36 ha avuto “un audience complessivo di 941 milioni di spettatori” e che la prossima Coppa America in Europa “sta facendo registrare un previsto aumento dell’interesse da parte delle reti televisive”, delle quali non può divulgare pubblicamente i nomi “in quanto spetta a ciascuna emittente annunciare la propria partecipazione”.

“Posso dirle, visti i dati della AC36 – spiega – che sia ragionevole dedurre un aumento della copertura televisiva fino al 50%”. “Credevo che il report indipendente di Nielsen, che ha utilizzato per la valutazione esattamente queste informazioni che lei sta mettendo in discussione, l’avrebbe rassicurata – scrive ancora Dalton all’assessore -. Sono stato inoltre informato che, anche dopo la firma del contratto, le rate dei pagamenti non potranno essere effettuate fino al 30 giugno e che il 30-40% del contratto verrebbe pagato solo dopo l’evento. Ace non è in grado di accettare questa proposta, in quanto non possiamo operare con un flusso di cassa in negativo e sperare, dopo l’evento, di ricevere effettivamente l’ammontare restante: si tratta di squilibri nel flusso di cassa troppo grandi per una piccola organizzazione”.

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