Alta tensione nel Psd’Az, Giacomo Sanna si dimette da capogruppo in consiglio regionale

Alta tensione nel Partito Sardo d’Azione in Consiglio regionale. Giacomo Sanna ha ufficializzato le dimissioni da capogruppo mentre il compagno di partito Efisio Planetta ha deciso di lasciare la poltrona di tesoriere. Il tutto avviene, secondo quanto riportato dall’Ansa, dopo che ieri tre consiglieri regionali, Christian Solinas, Paolo Dessì e Paolo Maninchedda avevano chiesto la convocazione del gruppo per discutere degli adempimenti conseguenti alla rendicontazione del gruppo (punto sospeso nella riunione di questo pomeriggio), delle modifiche al regolamento interno sulle mozioni e dell’assegnazione dei consiglieri alle commissioni consiliari.

Nel frattempo Sanna, annunciando le dimissioni, fa riferimento all’uscita del Psd’Az dalla giunta e dalla maggioranza di centrodestra. “Ho netta la sensazione, infatti, che non tutti abbiamo sufficientemente chiari i conseguenti comportamenti politici che derivano dall’uscita del Psd’Az dalla maggioranza di centrodestra che guida la Regione – si legge in una nota – così come non ritengo opportuno pensare che le singole iniziative, peraltro legittime, dei singoli rappresentanti del Psd’Az in Consiglio, in ordine alle strade da percorrere in vista delle prossime elezioni regionali, possano piegare le volontà democraticamente espresse dai preposti organismi del partito”. Planetta sottolinea che la sua decisione è stata presa perché “non sussistono più le condizioni per mantenere la responsabilità dei bilanci del gruppo”.

Il segretario Giovanni Colli  ha annunciato la convocazione della direzione nazionale nei prossimi giorni per discutere “i comportamenti politici da assumere in conseguenza dell’uscita del Psd’Az dalla maggioranza che governa la Regione e più in generale su quali siano le azioni più opportune da intraprendere, in vista del percorso che porterà il partito alle prossime elezioni regionali”. Colli inoltre chiede a Sanna “di restare al suo posto per garantire in Regione proprio i valori a cui fa riferimento, insieme con la salvaguardia dei deliberati assunti negli organismi del nostro partito”.

A stretto giro di posta è arrivata la replica dei consiglieri Dessì, Maninchedda e Solinas.

“Abbiamo dovuto richiedere per oggi e per iscritto una convocazione del gruppo perché il nuovo regolamento prescrive che il rendiconto sulla gestione dei fondi dei gruppi sia approvato dall’Assemblea entro il 31 marzo e né il capogruppo né il tesoriere avevano ancora provveduto, ma all’ordine del giorno non erano minimamente in discussione l’uscita dalla Giunta o dalla maggioranza né tantomeno i deliberati degli organi di partito. Duole dover constatare ancora una volta – hanno aggiunto i tre esponenti sardisti – come il fastidio per il confronto democratico all’interno del gruppo su questioni di esclusiva competenza e responsabilità dello stesso vengano volutamente travisate e strumentalizzate per agitare stendardi di guerre che, francamente, lasciamo volentieri ai riti di una politica piuttosto vecchiotta alla quale l’anzianità di militanza e di mandati evidentemente riporta in maniera ricorrente”.

“Per noi la trasparenza e la correttezza formale e sostanziale dei rendiconti del gruppo – proseguono Dessì, Maninchedda e Solinas – sono un valore irrinunciabile che da lustro anche al partito che ci onoriamo di rappresentare in maniera non certo inferiore ai colleghi Sanna e Planetta, per i quali nutriamo peraltro il massimo rispetto. Ma ciò non li autorizza a pensare che vi possa essere una pur minima disponibilità a sacrificare questo valore sull’altare di qualsivoglia organismo di partito o sul ventilato spauracchio di provvedimenti ad personam”.

 

 

 

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