Alluvione in Sardegna, Lampis in Aula: “La macchina regionale era preparata”

“L’avviso di allerta di elevata criticità per rischio idogeologico per le giornate del 27 e del 28 novembre è stato diramato il 26, quindi tempestivamente”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente con delega alla Protezione civile, Gianni Lampis, riferendo in Consiglio regionale sull’alluvione dello scorso sabato. “Il sistema regionale – ha spiegato – non si è fatto trovare impreparato e ha schierato tutte le forze a disposizione per affrontare l’emergenza: Corpo forestale, Protezione civile e Forestas”. A loro, “va un sentito ringraziamento per l’attività svolta in questi giorni difficili, da estendere ai vigili del fuoco, ai militari dell’Esercito, ai volontari e ai primi cittadini”.

Ripercorrendo le azioni messe in campo, Lampis ha chiarito che “la Protezione civile ha contattato i sindaci neoeletti di 115 comuni e ha organizzato una videoconferenza di coordinamento alla quale hanno partecipato anche le Prefetture”. Da quel momento, ha sottolineato, “tutte le operazioni sono state seguite costantemente grazie ai collegamenti garantiti anche dai ponti radio regionali, unico modo che ci ha permesso di avere un contatto diretto con il sindaco di Bitti“. A questo proposito, Lampis ha voluto ricordare lo stanziamento di dieci milioni con cui recentemente la Giunta ha predisposto l’istituzione di un punto radio in tutti i 377 comuni della Sardegna, “dotazione importante per attivare in qualsiasi situazione un filo diretto con gli amministratori locali”. Quanto all’impatto del maltempo, l’assessore ha precisato che “il ciclone mediterraneo ha investito la Sardegna con precipitazioni intense sulla parte orientale, in particolare Ogliastra, Baronie, Barbagie e Nuorese, e nel Medio e Alto Campidano e in misura minore in altre zone, come Sarrabus e Gerrei”. Rispetto agli eventi storici, “le piogge sono state simili a quelle dell’evento che investì Villagrande Strisaili nel dicembre 2004, mentre la struttura spaziale del fenomeno e la sua evoluzione temporale ricordano quello del novembre 2013 in Gallura”. Infine, “le piene più importanti si sono registrate nei bacini del Cedrino, del Posada e del Fluminimannu di Pabillonis”.

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