Alluvione, nuovo appello del sindaco di Olbia: “Il Governo sblocchi i fondi”

Il piano di messa in sicurezza della città di Olbia, duramente colpita dall’alluvione del novembre scorso, prevede un investimento di 122 milioni di euro. In cassa ne abbiamo 50 che avremmo potuto spendere subito se il Governo avesse mantenuto la promessa di svincolare i Comuni virtuosi dal patto di stabilità“. Lo ha detto oggi a Olbia, davanti alla quarta commissione regionale in visita nella città, riunitasi nell’aula consiliare di Poltu Cuadu, il sindaco Gianni Giovannelli, che ha chiesto alla commissione – di cui fanno parte anche consiglieri regionali galluresi Giuseppe Fasolino (Fi) e Giuseppe Meloni (Pd), sindaci di Golfo Aranci e Loiri Porto San Paolo – di intervenire sul governatore della Regione Francesco Pigliaru, affinché intervenga sul presidente del Consiglio Matteo Renzi, affinché, così come promesso, l’amministrazione comunale possa “derogare al patto di stabilità”, passaggio che consentirebbe di “aprire immediatamente i cantieri”. “I tre milioni di euro – ha affermato il sindaco – che la Regione ha assegnato a Olbia sono pochi spiccioli. Noi ne abbiamo anticipato 15 nei giorni successivi l’alluvione per le opere più urgenti, altri 3,2 milioni li abbiamo impiegati per la messa a norma delle scuole”. Dopo il 18 novembre sono state circa 4.000 le famiglie colpite, di queste 500 non sono riuscite ancora a rientrare a casa, mentre sono tremila le auto andate distrutte. “Un milione di euro proveniente dalle donazioni è già stato distribuito, un altro milione l’abbiamo già messo in bilancio, ma – ha precisato Giovannelli – si tratta di interventi marginali”. Il presidente della quarta commissione, Antonio Solinas (Pd), ha annunciato che la Croce Rossa e la Protezione civile, a distanza di dieci mesi dall’alluvione, hanno trovato l’accordo per i criteri da adottare per la distribuzione degli aiuti, i quali a breve dovrebbero venire comunicati. Dopo l’incontro in aula consiliare i commissari hanno visitato le aree più danneggiate dall’alluvione e hanno potuto vedere anche le opere di messa in sicurezza già realizzate.

 

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