Alitalia, Air Italy e i bandi voluti dal Pd: la Continuità tra ripensamenti e scontri

Sono giorni frenetici per la continuità territoriale aerea: nell’Isola – molto sulla testa dei sardi – si sta combattendo una vera e propria battaglia dei cieli. La questione sembrava risolta con l’accordo sottoscritto giovedì dal presidente della Regione, Christian Solinas, e dal ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Ma a distanza di poche ore Air Italy ha cominciato a lanciare strali contro l’intesa siglata a Roma bollandola “come una farsa“. La compagnia di Olbia, acquisita dal Qatar nel settembre del 2017, ha annunciato di non accettare più le condizioni contenute nell’accordo e a cui la stessa Air Italy aveva dato il proprio assenso. Prevedono che il vettore copra, senza compensazioni pubbliche, le tratte dal capoluogo gallurese verso Roma Fiumicino e Milano Linate.

Oggi, alle 15,30, il management della società dovrebbe presentarsi a Villa Devoto insieme a quello di Alitalia, l’altro contendente. La convocazione l’ha fatta venerdì Solinas, quando lo scontro per l’intesa della Capitale ha toccato il picco massimo di tensione, in seguito alla rinuncia di Air Italy a volare su Olbia. Di fatto un caos, legato a doppio filo alla gestione del trasporto aereo sardo dallo scorso gennaio a oggi. Ovvero da quando Alitalia si è aggiudicata il nuovo bando sulla Continuità voluto dall’ex assessore del Pd, Carlo Careddu. Un bando finito subito nel mirino di Ryanair che ha presentato un ricorso incassando il sostanziale assenso della Commissione europea. La quale, a sua volta, ha dato un anno di tempo alla Regione per bandire una gara nuova con regole diverse. Nel mezzo le procedure d’urgenza aperte dall’assessore Pd come misura tampone, in modo da risolvere alcune emergenze che non avrebbero garantito ai sardi il diritto alla mobilità.

Ma andiamo con ordine. È il 15 gennaio 2019 quando nell’assessorato regionale ai Trasporti vengono aperte le buste delle offerte per assegnare in esclusiva i voli in Continuità da Cagliari, Alghero e Olbia. Il biennio oggetto del bando è il 2019-2021, a partire dal 17 aprile. Su tutti i tre scali, a sorpresa, vince Alitalia. Che su richiesta di Careddu e della Regione il 28 gennaio mette in vendita i biglietti relativi alla nuova gara, quindi senza aspettare la formale aggiudicazione.

Contestualmente alla vittoria, Alitalia si dice disponibile a coprire le tratte da Olbia anche nel periodo cuscinetto tra la chiusura della Continuità attualmente in vigore e l’avvio del nuovo bando, cioè dal primo aprile al 16. L’assegnazione di questi voli sullo scalo gallurese avviene il 25 febbraio, dopo l’apertura di una procedura d’urgenza da parte della Regione. Anche stavolta Alitalia mette in vendita i biglietti.

Ma Air Italy fa di più e a marzo avanza una contro-offerta dichiarandosi pronta a volare da Olbia senza compensazioni pubbliche. Così dal 17 aprile. La compagnia incassa l’ok dalla Regione il 12 marzo. Per la cronaca: Solinas e il nuovo Consiglio regionale sono proclamati eletti il 26 marzo. Fin qui la gestione della Continuità è dunque in mano a Careddu e al centrosinistra. Non solo: c’è ancora il Pd al governo della Regione quando Air Italy ci ripensa e comunica la propria disponibilità collegare Olbia con Roma e Milano pure nel periodo cuscinetto, dal primo aprile al 16. La proposta è accettata. Di conseguenza Alitalia, che nel frattempo aveva già venduto biglietti su Olbia, riprotegge i propri passeggeri sui voli di Air Italy. L’accordo tra le due compagnie è totale.

Ma pochi giorni dopo cambia idea anche Alitalia. Nuovo valzer. Siamo all’8 aprile (Solinas è in carica). L’ex compagnia di bandiera fa sapere alla Regione di essere disposta a volare su Olbia senza compensazioni pubbliche, esattamente come Air Italy. Alitalia invita quindi il diretto competitor a ritrattare la questione dei collegamenti in Gallura.

Il resto è storia politica degli ultimi giorni: il 12 aprile Toninelli e Solinas firmano la proroga della continuità area per un anno, attraverso un’intesa che mette insieme due regimi diversi: su Cagliari e Alghero è Alitalia a gestire le tratte dietro compensazione pubblica, come nel bando attualmente in vigore e la cui validità viene ‘allungata’ di dodici mesi; su Olbia ci deve pensare Air Italy, ma senza percepire oneri di servizio, come richiesto dallo stesso vettore. Il giorno dopo arriva invece la marcia indietro, con annessa guerra in corso. Tra qualche ora da Villa Devoto si saprà se – ed eventualmente come – Regione, Alitalia e Ait Italy si sono accordate per non lasciare i sardi a terra.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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