Aias, riparte la convenzione con Ats: quasi 40 milioni di euro in due anni

La convenzione Regione (Azienda per la tutela della salute)-Aias è di nuovo in piedi. Il 12 luglio, infatti, anche l’Associazione italiana assistenza spastici ha firmato per il rinnovo per gli anni 2019-2020 come previsto dalla sentenza del tribunale di Sassari del 18 aprile scorso. La nuova proposta era stata avanzata dall’Ats il 26 giugno. La scadenza è fissata al 31 dicembre 2020. Per il 2019 la convenzione prevede circa 20 milioni di euro per la riabilitazione, nel 2020 poco più di 19 milioni. Sono esclusi dalla convenzione la psichiatria, servizi ai Comuni e le case protette. L’accordo permetterà di sbloccare i pagamenti e la Regione si impegnerà a saldare le nuove fatture all’Aias entro trenta giorni.

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Tutto ufficiale, confermato dall’assessore della Sanità Mario Nieddu che oggi è stato ascoltato nella seduta della commissione d’inchiesta Aias presieduta da Gianfranco Ganau (Pd) e istituita proprio per fare chiarezza sul perdurare dello stato di insolvenza economica dell’Aias nei confronti dei propri dipendenti, sulla qualità dei servizi e la tutela dei diritti dei lavoratori. Su questo fronte non ci sono novità. “Abbiamo portato in commissione i risultati del tavoli tecnici – ha spiegato Nieddu -: a fronte di un credito vantato dall’Aias nei confronti dell’Ats di circa sei milioni di euro, adesso il dovuto realmente certificato dovrebbe essere di 1,2 milioni sulle annualità 2016 e 2017”. In queste ore è in corso l’audizione dei vertici Aias, mentre nel pomeriggio saranno ascoltati i sindacati e nel frattempo è previsto un sit-in dei dipendenti fuori dal palazzo del Consiglio regionale.

Durante l’audizione l’assessore ha spiegato che nelle scorse settimane è stato “istituito in Regione un tavolo tecnico per verificare la bontà e l’ammontare dei crediti vantati. Nonostante tutto l’impegno, pensavamo che sarebbe bastato un mese per effettuare questo lavoro ma è necessario più tempo. Anche perché alcuni crediti risalgono addirittura al 1988 e sono migliaia le fatture da analizzare. Nel mentre, il Tribunale civile di Sassari ha ordinato alla Regione di firmare la convenzione triennale, che appunto è stata sottoscritta e ha validità sino al 31 dicembre 2021”. Dal punto di vista tecnico, una prima ricostruzione dei complessi rapporti di debito e credito è stata fornita da Marcello Tidore, direttore generale dell’assessorato alla Sanità e a capo del tavolo tecnico paritetico con Aias, Ats e Anci. Secondo il dirigente “Aias produce mediamente ogni anno 1110 fatture a fronte di prestazioni pagate in parte dalla Regione e in parte direttamente dal paziente o dal Comune di residenza del paziente. Per quanto riguarda il 2018 a fronte di una credito vantato da Aias di circa 2,7 milioni di euro verso la Regione abbiamo accertato un debito effettivo di circa 200 mila euro, già liquidati. Ci sono però alcune questioni tecniche non secondarie, come il fatto che a Carbonia Aias operi per l’erogazione di servizi a pazienti psichiatrici in una struttura accreditata per la riabilitazione”. Tidore ha proseguito: “Per il 2017 i crediti vantati erano di 713 mila euro ma ne abbiamo pagati 42 mila mentre per il 2016 Aias vanta un credito di 2,5 milioni di euro ma non ritengo che il credito effettivo sia superiore a 1 milione”.

Dopo gli interventi dei commissari è stata la volta del vicepresidente Aias, Bachisio Molotzu, chiamato in audizione insieme al segretario Alfredo Paganelli. Quest’ultimo ha spiegato che “sino al 2016, nonostante i ritardi cronici della Regione, Aias riusciva comunque a garantire il pagamento regolare dei 13 stipendi a ogni dipendente. Sono state le banche a negare l’anticipo delle fatture quando la Regione ha iniziato a rinnovare la convenzione di mese in mese”.

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