“La Giunta non perda altro tempo e pubblichi subito il nuovo bando per la Continuità territoriale per Cagliari“. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, che assieme all’intero gruppo azzurro ha presentato un’interrogazione per sollecitare l’intervento della Giunta regionale.
“Nel 2014 – ricorda l’esponente di Fi – Pigliaru e i suoi hanno cancellato le rotte minori e ora rischiano di far perdere al capoluogo anche la continuità per Roma e Milano. Cagliari rischia di perdere due milioni di passeggeri, visto che nel 2016 erano oltre un milione e mezzo e nel 2017 l’andamento è in crescita. Se pensiamo che ogni visitatore spende 100 euro al giorno per una permanenza media di circa quattro giorni, basta una semplice moltiplicazione per comprendere il danno che potrebbe essere provocato da un’ulteriore inerzia della giunta. Non si può pensare che il diritto alla mobilità dei sardi resti in balia degli interessi delle compagnie aeree e con esso anche le ambizioni turistiche della nostra terra. Hanno perso tre anni ad annunciare ‘navette’ fantasma, ‘winter links’, tariffe variabili a seconda degli orari ed altre fantasie”.
La replica di Silvio Lai. “Sulla questione del nuovo bando per la continuità territoriale il coordinatore regionale di Fi dovrebbe avere la decenza del silenzio e di non lanciare consigli e proclami dopo aver inanellato una serie di errori e scelte scellerate negli anni in cui hanno governato male la Sardegna”, è quanto dichiara il senatore del Pd Silvio Lai. “Parla di compagnie aeree che verrebbero privilegiate ma dovrebbe sapere bene – dice Lai – che è stato fatto un bando proprio per evitare privilegi alle compagnie e cercare il massimo vantaggio per i sardi. Il fatto che il bando sia stato disertato per Cagliari conferma quanto le accuse mosse ora siano totalmente ingiustificate. E vale giusto la pena ricordare all’ex governatore che il bando fatto dalla sua giunta, che prevedeva la tariffa unica uguale per tutti, residenti e non, venne ugualmente disertato dalle compagnie aeree. Chi predica ora dovette suo malgrado tornare a miti consigli e ci mise oltre 10 mesi per esitare un nuovo modello operativo. Peraltro dire genericamente fai in fretta significa anche rinunciare in partenza alla possibilità che Alitalia, superata nelle prossime settimane l’attuale gestione commissariale, possa almeno partecipare e questo mi pare cosa auspicabile. Fare un nuovo bando è questione rapidissima, farlo a costi adeguati e con la possibilità di successo, perché compagnie adeguate alla sfida ci partecipino, richiede attenzione e acume politico che evidentemente non tutti sembrano tenere in conto”.