Il Partito dei Sardi e i Fratelli d’Italia commentano la sentenza della Corte Costituzionale che sugli accantonamenti, ovvero i soldi chiesti alle regioni a copertura del debito pubblico, ha dato ragione alla Giunta di Francesco Pigliaru (qui la cronaca della conferenza stampa del governatore e dell’assessore Raffaele Paci).
“La sentenza di oggi della Consulta Costituzionale dice che il Governo italiano della Lega e dei Cinquestelle ha rubato alla Sardegna con la legge del 2019 285 milioni di euro: li restituiscano subito”. Lo dice il leader del Partito dei Sardi e candidato alle prossime elezioni regionali del 24 febbraio, Paolo Maninchedda. “Prima di loro lo avevano fatto nell’ordine Gentiloni e Renzi, coerenti con la tradizionale prepotenza di Stato che unisce tutti i partiti italiani – aggiunge – per una volta un giudice ha smascherato la abituale slealtà di Stato”.
Così i consiglieri regionali di Fdi, Paolo Truzzu e Gianni Lampis: “La sentenza della Corte Costituzionale sugli accantonamenti è una vittoria solo sulla carta. Senza l’accordo capestro tra Paci e Padoan quei sodi sarebbero già nelle casse sarde. La decisione della Consulta era scontata, ma quei soldi la Regione continua a non averli a disposizione per colpa di Paci e Pigliaru. A differenza di altre regioni italiane, la Sardegna non ha previsto nella trattativa con il Governo una clausola paracadute e ha firmato col Governo Renzi un accordo capestro, rinunciando a milioni di euro dei sardi”.