A Muros un centro di idrokinesiterapia. La Regione partecipa con 750mila euro

Muros ospiterà il primo polo specializzato in idrokinesiterapia, la cura del movimento in acqua utile per la riabilitazione sportiva e sanitaria. La struttura – e sarà la prima in Sardegna di questo tipo – sorgerà nel centro del paese. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 750mila euro che la Regione ha concesso all’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa valle del Coghinas e a quella del Coros, sempre nel Sassarese. In totale sono ventiquattro le amministrazioni che hanno sostenuto questo intervento denominato “Anglona-Coros, Terre di tradizioni”. Il Municipio di Muros parteciperà con un proprio fondo pari ad altri 200mila euro.

La struttura, di circa 450 metri quadri, ospiterà una piscina coperta, palestra, sale fisioterapiche, spogliatoi e un’infermeria, oltre ai locali amministrativi e tecnici. Sarà costruita su misura per i diversamente abili e, grazie al microclima controllato, sarà fruibile per tutto l’anno. Il cuore del nuovo polo sarà l’idrokinesiterapia, per la riabilitazione ortopedica, neurologica, post-traumatica, cardiologica e sportiva, ma adatta anche alle disabilità fisiche- sensoriali e intellettivo-relazionali, così come utile per le patologie a carico del sistema linfatico. “La particolarità del centro di Muros sarà la piscina, unica in Sardegna per profondità, temperatura dell’acqua e dotazione di attrezzi – si legge in una nota diffusa dal Comune di Muros -. Sarà inoltre possibile svolgere attività integrative, come il nuoto neonatale, in gravidanza e della prima infanzia”.

I tempi di realizzazione sono di circa due anni. “Confidiamo di creare tra ventiquattro mesi il punto di riferimento per l’idrokinesiterapia in Sardegna – spiega il sindaco Federico Tolu –. Il progetto è ambizioso e non vuole essere il classico ‘riadattamento d’uso’, ma un centro d’eccellenza e nuovo di zecca costruito su misura per i pazienti”. Lç’area individuata è l’ex scuola elementare di via Battisti, dichiarata inagibile dal 2015. “Il nuovo polo sarà costruito seguendo le più moderne tecniche di architettura e ingegneria sostenibile, un vero modello di riqualificazione urbana e sociale. Grazie al progetto del centro riabilitativo, una zona strategica del paese sarà restituita, ampiamente valorizzata, alla comunità”.

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