Dopo l’azzeramento annunciato dal presidente il leader dei centristi, Giorgio Oppi, conferma l’intenzione di un robusto rimpasto ma smentisce il suo nuovo ingresso in Giunta. “La porta girevole si è fermata, sta di fatto che non rientrerò nella squadra di governo ma contribuirò alla scelta degli assessori – chiarisce Oppi parlando con i giornalisti – Vogliamo soprattutto che non ci siano pluralità di incarichi e maggiore snellezza nelle procedure amministrative. Non accettiamo interferenze costanti, ma chiediamo il massimo della collegialità perché non dobbiamo apprendere dai giornali delle iniziative portate avanti dalla Giunta”.
Tra i temi caldi che stanno a cuore a Oppi, la riduzione, o in alcuni casi, la cancellazione dei Consigli di amministrazione di enti, società o agenzie regionali: “Ci sono liquidatori che stanno lì da dieci anni con sperpero di denaro pubblico”.
Nel consiglio direttivo regionale, infine, sono state avanzate 7-8 ipotesi sul nuovo simbolo e nome dell’Udc in Sardegna, che si trasformerà in un partito probabilmente federato con Roma ma autonomista sotto tutti punti di vista: “La scoppellata presa con Monti non ci è piaciuta”.