Interrompere un silenzio di 75 anni

(Adnkronos) – La guerra è finita da pochissimo e l’Istria è amministrata dalle truppe britanniche. A Vergarolla, una famosa spiaggia di Pola gremita di partecipanti, si svolgono delle gare di nuoto organizzate dall’associazione “Nautica Pietas Julia”. Improvvisamente, un’esplosione. Cento morti gettano nel lutto e nello sconforto una comunità già tanto provata. Per ricordare questo evento, settantacinque anni dopo, sono due le iniziative che fanno proprio un sentimento delle Comunità Giuliano-Dalmate. Un evento sportivo come quello che si svolse a Pola e un’interrogazione parlamentare tesa a chiedere anche una Commissione d’inchiesta.

Questo è stato detto oggi nel corso di una tavola rotonda organizzata dall’Associazione Nazionale Dalmata e dal Comitato 10 Febbraio, in collaborazione con ASI e ospitata dal sito di Adnkronos.

Un evento sportivo.

Ostia sarà protagonista di un evento sportivo molto simile a quello che si svolse a Pola. “Non è un caso la scelta del mare della Capitale, dove, peraltro, è più forte la presenza della comunità Giuliano-Dalmata, a sottolineare come questo debba essere un evento vissuto e condiviso a livello nazionale. “E non è un caso che si tratti di un evento sportivo sia perché tanti anni fa fu proprio lo sport lo scenario di quel momento così tragico sia perché crediamo nella forza dello sport di veicolare messaggi”, ha spiegato Roberto Cipolletti, Presidente di ASI Lazio e già organizzatore della Corsa del Ricordo che si svolge a Roma, proprio nel Quartiere Giuliano-Dalmata.

L’interrogazione parlamentare.

“Per dare giustizia ad oltre 100 caduti e 200 feriti, fra tutti i quali oltre un terzo di minori, occorre fare definitiva luce sull’accadimento e sulle responsabilità di quel tragico agosto del 1946”: il sen. Claudio Barbaro, ha annunciato, nel corso della tavola rotonda, che, alla ripresa della attività d’Aula, eserciterà le prerogative del mandato ispettivo per sollecitare il Governo, a 75 anni dalla strage, anche al fine di istituire una commissione d’inchiesta e promuovere una definitiva raccolta di evidenze, documentazioni e testimonianze capaci di far emergere, finalmente, la verità. “Una notizia importantissima per la nostra comunità”, ha sottolineato Carla Cace, presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata. “Aspettiamo giustizia da 75 anni. Crediamo nella possibilità di squarciare il velo di silenzio che c’è stato fino ad oggi”.

La tavola rotonda.

Proposta proprio dall’Associazione Nazionale Dalmata e dal Comitato 10 Febbraio, con la collaborazione di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane e di Adnkronos che ha deciso di ospitare l’evento, alla tavola rotonda hanno partecipato il Sen. Claudio Barbaro, la storica Maria Ballarin, il Presidente di ASI Lazio Roberto Cipolletti, l’esule e campione olimpico Abdon Pamich, Carla Isabella Elena Cace, Presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata, Alessandro Quadretti il regista del docufilm ‘L’ultima Spiaggia’, quella ovviamente di Vergarolla (nel docufilm sono stati intervista storici e testimoni di quell’evento) e Giuseppe Berdini, un testimone dei fatti, allora giovanissimo. Berdini perse entrambi i genitori in quell’occasione.

Pamich. Quel mio incontro con Tito.

Il campione olimpico Abdon Pamich ha raccontato di quanto, con la medaglia d’oro al collo vinta agli Europei di Belgrado, dovette incontrare Tito: “In quel contesto sono stato inviato dalla

Federazione nella villa di Tito. Un momento per me imbarazzante. Non mi fece piacere vedere un uomo che aveva portato avanti una politica di quel tipo contro il nostro popolo.

La storia di queste vicende, per anni, è stata portata avanti solo da una certa parte politica. Ma erano questioni che avrebbero dovuto interessare tutti gli italiani”.

Per riascoltare la tavola rotonda:

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