Dal ’98 non passo giorno che il capitano di fregata non faccia una foto. Tanto che nel suo archivio personale ne conta oltre 120mila. Con un record: 900 scatti collezionati in un solo giorno, a Lavezzi, isola-parco della Corsica, dove Mauro Cappadoro, 50 anni, maddalenino, gioca in casa. Perché le Bocche di Bonifacio sono il suo perimetro artistico. Da premio. Eccole le foto da palmarès finite su Instagram d’Italia, InstaItalia e Italian Places. Ma anche Digital Camera, Panorama Viaggi e Meridiana Atmosphere. Più un passaggio su Photosig, sito americano di settore.
Coppadoro era ‘solo’ un tranquillo ufficiale della Marina fino a quando, 16 anni fa, sua mamma Rosella gli regalò una fotocamera Casio, una delle primissime digitali lanciate sul mercato. Per gli intenditori, roba da 1,3 megapixell. Un portento, allora. Il capitano di fregata ci prende gusto e comincia a immortalare barche e tramonti. Poi il richiamo dell’acqua, per deformazione professionale, diventa presto scatto subacqueo. Digital Camera è la prima ad accorgersi di Coppadoro, nel 2003, e i riflessi del mare maddalenino vengono raccolti dalla rivista specializzati nella rubrica “Scatti d’autore”.
Coppadoro, che nella Scuola sottoufficiali a La Maddalena è direttore dei corsi speciali ed esterni, ha fatto una sola eccezione oltre le Bocche: rapito da Cagliari ha immortalato il quartiere della Marina e il Golfo che gli sono valsi prima un’esposizione al T-Hotel, poi la vetrina parigina in un’Expo dedicata alla Sardegna. Sogno nel cassetto: “Vedere una mia immagine su National Geographic“, dice il capitano di fregata che per omaggiare mamma Rosella, morta nel 2002 e di fatto la sua talent scout, ha dato lo stesso nome alla figlia, nata otto anni fa.
