Venture Incubator Clhub, la Sardegna innova. E c’è un ponte con Londra

Nonostante sia stata investita dal divorzio Brexit con l’Unione Europea e debba gestire importanti sfide come quelle relative alla gestione dei flussi migratori, flussi commerciali e investimenti, Londra conferma il suo primato come la miglior capitale intellettuale, tecnologica e innovativa, tenendosi stretta la sua medaglia d’oro nel gradino centrale del podio.

Secondo PricewaterhousCoopers la top ten che conferma questa tesi è la seguente: 1^ Londra, 2^ Singapore, 3^ Toronto, 4^ Parigi, 5^ Amsterdam, 6^ New York, 7^ Stoccolma, 8^ San Francisco, 9^ Hong Kong e, fanalino di coda, in 10^ posizione troviamo Sydney.

Il motivo per il quale le altre città del mondo non riescono a superarla sono molto semplici: la capitale dell’Inghilterra è aperta al commercio, è creativa, è “imprenditoriale”, è ricca di opportunità ed è una vera e propria isola felice per i viaggi d’affari. Esistono però realtà che vivono grosse difficoltà nel campo dell’internazionalizzazione, come la Sardegna per esempio. I settori su cui la Regione vorrebbe intervenire per superare questo grosso ostacolo limitante, sono quelli dell’agro-alimentare, innovazione, alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design.

Ma c’è anche chi sta riuscendo, nel suo piccolo, a risolvere questo problema creando un ponte di collegamento tra la migliore città del mondo e l’isola sarda. Stiamo parlando del Venture Incubator Clhub con sede a Capoterra e dell’acceleratore italiano con sede a Londra iStarter. Per creare questo importante ponte di relazioni, iStarter qualche giorno fa ha deciso di investire in Clhub in modo tale da poter accompagnare le startup dall’idea fino al seed in Sardegna e la fase di accelerazione successiva, ovvero quella che va dal seed al Serie A a Londra, unendo così due realtà diverse ma allo stesso tempo promettenti e ricche di progetti che meritano di essere finanziati.

L’accordo tra iStarter e Clhub è stato presentato ufficialmente all’evento Sardinia Goes Global che si è svolto all’Ambasciata Italiana di Londra ieri, giovedì 13 ottobre, con l’intento di mostrare come anche la Sardegna stia facendo passi da gigante per internazionalizzare i progetti di qualità del suo territorio e presentarli alla comunità finanziaria londinese come una possibilità di investimento.

All’evento sono intervenuti Pasquale Q. Terracciano, Ambasciatore Italiano a Londra, Giovanni Sanna, Executive Chairman di Clhub, Simone Cimminelli, Co-Fondatore e Managing Director di iStarter, Alessio Calcagni, CEO di Veranu, e Alessandro Onano, CMO Moneyfarm, sede Londra.

Ad aprire l’evento è stato l’Ambasciatore Terracciano che ha dato il benvenuto a tutti i presenti con una lettera scritta dal Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru e proseguendo poi con le sue congratulazioni alle aziende li presenti per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo e per come siano la testimonianza di come la Sardegna sia un terreno fertile per le startup che vogliono scalare.

Dopo l’intervento dell’Ambasciatore Terracciano e Simone Cimminelli di iStarter anche Giovanni Sanna, Executive Chairman di Clhub, ha preso la parola: “La storia della Sardegna da sempre è protagonista nell’innovazione con L’Unione Sarda come primo giornale online in Europa e il CSR4 con la messa a punto della prima web mail al mondo e Tiscali, società di telecomunicazioni prima azienda sarda ad essere quotata in borsa. Abbiamo validato il nostro percorso di incubazione volto all’internazionalizzazione e i risultati ne sono oggi tangibili, basta guardare il percorso che ha portato Veranu e i risultati che ha raggiunto grazie a questo.”

Anche una giovane realtà come Clhub, nata da meno di un anno fa, consolida la sua internazionalizzazione con un nuovo socio radicato nel territorio londinese, dando continuità alle relazioni oltre oceano intraprese a marzo con il primo investimento ricevuto dalla famiglia Apodaca degli USA e con l’apertura della sede a Santa Monica.

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