Tre fisici sardi confutano un metodo per modificare nanoparticelle magnetiche

Ci sono tre scienziati sardi (su cinque) nel gruppo di ricerca che ha dimostrato perché è errato un metodo finora considerato efficacissimo per modificare la composizione chimica di nanoparticelle magnetiche uguali in tutto. Il team di fisici, chimici e ingegneri è guidato da Andrea Falqui, cagliaritano, professore alla Kaust University (nella foto), prestigioso ateneo dell’Arabia Saudita. Insieme a Falqui hanno lavorato Alberto Casu e Davide Deiana, anche loro cervelli in fuga che si sono formati nell’Università di Cagliari. Completano il gruppo lo spagnolo Sergio Lentijo-Mozo e la lombarda Elisa Sogne.

Lo studio del team capeggiato da Falqui è stato pubblicato su ‘Chemistry of Materials’, una delle riviste accademiche più qualificate nel panorama della scienza dei materiali mondiale. “Uno dei desideri che da sempre anima chi studia questi materiali – spiega il professor Falqui – è quello di realizzare nanoparticelle tutte uguali in dimensione, in forma e in composizione chimica. Questo le renderebbe particolarmente efficaci in vista di svariate applicazioni, in particolare quelle biologiche. Cinque anni fa un articolo pubblicato su un’altra prestigiosa rivista indicò un metodo attraverso il quale realizzare questo ambito scopo. Col nostro lavoro – prosegue Falqui – abbiamo invece dimostrato che quel metodo non porta ai risultati indicati in quel primo articolo, ovvero esso non permette il controllo della composizione chimica delle nostre ‘nanosferette’ come sarebbe stato invece desiderabile”. Il team di Falqui ha dimostrato anche la ragione: “questa impossibilità – come spiega lo stesso professore – dipende da precisi parametri fisici legati alla struttura delle sferette”.

Falqui osserva in conclusione: “È per me motivo di grande soddisfazione che un gruppo interdisciplinare, di cui fanno parte tre fisici sardi emigrati all’estero, abbia potuto confutare un articolo di quella importanza, aggiungendo così un punto fondamentale alla ricerca dei migliori metodi di sintesi di questi importanti materiali”.

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