Surfriend, la piattaforma sarda per scivolare sulle onde di tutto il mondo

Nasce in Sardegna la prima piattaforma al mondo che consente ai surfisti che viaggiano alla ricerca di onde di trovare un supporto, un local che ti ospiti e ti porti a surfare, nel luogo scelto per cavalcare le onde, dando inoltre la possibilità a chi ospita di poter vivere di surf: Surfriend. Un marketplace che ha l’obbiettivo di risolvere tutti i problemi che fino ad oggi, chi faceva “surf trip” incontrava come il costo alto nel trasporto dell’attrezzatura, nell’affitto della macchina e dell’alloggio e soprattutto nel conoscere gli spot adeguati al proprio livello di surf dove trovare le onde migliori.

L’idea è nata dall’esperienza personale di un giovane surfista sardo, Andrea Vincenzo Corazza, CEO e co-founder, assieme a due suoi amici d’infanzia Laura Mulas (Art Director) appassionata di design, grafica, web, e Stefano Gessa (CTO) professionista nel settore IT appassionato di tecnologia e startup, hanno dato vita al progetto Surfriend. “Spesso è capitato” ha raccontato il CEO e founder, “che degli amici mi dicessero di voler venire a trovarmi in Sardegna per surfare assieme. Io davo loro la mia disponibilità ma altrettanto spesso, per via dei costi alti per il trasporto delle tavole, l’affitto della macchina e della casa, è capitato che stessero per rinunciare al viaggio. Allora, dissi loro di prendere il primo volo low cost disponibile e di partire, li avrei ospitati io e avrei prestato ad ognuno di loro una tavola dal mio quiver (set di tavole)”.

Un’idea innovativa proprio per il fatto che rende digitale, ed alla portata di tutti, il concetto di avere un amico durante i surf trip, cosa che fino ad oggi si poteva fare solo avendo la fortuna di avere un amico che si era trasferito all’estero.

Come funziona. Il servizio è accessibile via web e sfrutta un’interfaccia semplice e intuitiva nella quale, attraverso il modulo di ricerca, sarà possibile visualizzare la lista, anche su mappa, di tutti gli host presenti nella località scelta ed in base al periodo indicato anche la loro disponibilità. Il marketplace permetterà inoltre di specificare anche il proprio livello di surf ed il tipo di viaggio che si vorrà fare come ad esempio andare all’avventura in camper, stare comodi a casa di un local oppure alloggiare presso un local con brevetto ISA che fa la surf school ai beginners. Cliccando su uno dei risultati sarà possibile accedere al profilo completo dell’host e conoscere i suoi interessi, determinanti per trovare la sistemazione e il compagno di viaggio ideale. In cambio di alloggio, attrezzatura, spostamenti e know how del local, si pattuisce un compenso da corrispondere a colui che ospita per il supporto che si riceve.

Una idea d’impresa che però non resterà in Sardegna, ma varcherà il mare per andare in un’altra isola, la Gran Bretagna. Ed il motivo è semplice come ci ha detto il CEO “Siamo interessati ad andare in Uk, non per forza a Londra. Sicuramente per la burocrazia molto più snella, per l’ambiente stimolante di startup che si può trovare, e sopratutto perché, per quello che stiamo facendo noi, è il luogo migliore per poter avere dei buoni collegamenti con i Paesi in cui si pratica maggiormente il surf e gli altri sport su cui stiamo lavorando”.

Feedback. “Ad oggi, in sole cinque settimane” racconta il CEO “abbiamo sviluppato una landing page (una pagina web con un form per testare il gradimento del pubblico, ndr) e raggiunto oltre le 300 iscrizioni. Tutto questo soltanto parlando dell’idea di persona ai surfisti e pubblicizzandola sui social”. Una risposta positiva che cresce di giorno in giorno perché sfrutta la tecnologia nel miglior modo possibile ottimizzando la vita dei surfisti in ogni angolo della terra e che a breve verrà incrementata dal lancio di un’app.

Alessandro Ligas

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