Dalle analisi sul calcio e i giocatori delle categorie giovanili, al sensore da inserire in auto nel seggiolino del bambino per non dimenticarlo in auto, fino alla startup per raccogliere dati e renderli fruibili attraverso vere e proprie narrazioni. Sono tantissime le nuove idee messe in mostra nel corso della settima edizione di Sinnova. Progetti e invenzioni tecnologiche che dimostrano quanto la tecnologia, seppur invisibile, faciliti a volte la vita.
Un esempio può essere il sensore progettato da B810 che, agganciato al seggiolino del bambino che si trova in auto, segnala l’eventuale dimenticanza dei genitori. L’idea era stata già presentata, ma in questa edizione di Sinnova è stata mostrata al pubblico l’evoluzione dedicata a chi non ama utilizzare gli smartphone.
Guarda l’intervista Fausto Sessego di B810
Abinsula, società nota per le innovazioni nel mondo dell’Ict basate sull’internet delle cose, sta lavorando attualmente anche su un progetto legato al mondo del calcio: il Footure Lab. L’idea è quella di analizzare e raccogliere informazioni, filmati e materiali sulle categorie inferiori, con giocatori dai 14 ai 17 anni, per creare database da fornire a procuratori sportivi, agenzie o media.
Guarda l’intervista a Alessio Merella di Abinsula
Si occupa di analisi e raccolta dati anche la startup Cathy. Le informazioni vengono messe in ordine e analizzate fornendo un filo conduttore tra i vari dati, una sorta di narrazione digitale.
Guarda l’intervista a Luca Tacchetti di Catchy
A Sinnova sia in questa edizione che nelle prossime ampio spazio sarà dato ai giovani e giovanissimi. Lo conferma Sinnova for School, il tour nelle scuole della Sardegna che partirà il 15 ottobre e servirà a presentare ai giovanissimi argomenti tecnologici in modo divertente. Sinnova for school è promosso e organizzato dal 10LAB, il centro per la divulgazione scientifica di Sardegna Ricerche. Proprio per diffondere tecnologia e innovazione ai più piccoli i ragazzi del 10Lab hanno preparato per Sinnova una ‘Robot Race’, una gara di robot (nella foto): i partecipanti hanno dovuto programmare i robot, fornendo loro il percorso, per farli gareggiare.
Ma.Sc.
Guarda l’intervista a Gianluca Carta del 10Lab
[Video realizzati da castia.me da Marco Follesa]
