Open data day a Cagliari, tra nuove app e mappe per turismo e mobilità

“Visualizzare i dati anagrafici del comune di Cagliari dal 2008 al 2015”; “capire il consumo energetico delle rinnovabili nell’Unione Europea”; “analizzare la copertura della banda larga in Italia”; “capire quali sono le zone della città di Cagliari dove vengono rimossi più veicoli”. Questi sono soltanto alcuni dei progetti che sono stati presentati durante il Cagliari open day. La manifestazione quest’anno spegne cinque candeline e ha l’obiettivo di rendere consapevoli i cittadini e le imprese sulle potenzialità dei dati aperti.

L’edizione 2017 è stata un successo. Hanno partecipato appassionati, cittadini attivi, scuole da tutta la Sardegna. Una tre giorni ricca di spunti e suggerimenti e che ha mostrato come potrebbe essere la Cagliari di domani grazie all’uso dei dati aperti.

Nel prologo dell’iniziativa la Regione ha mostrato cosa si sta facendo per valorizzare il patrimonio informativo pubblico. Ad oggi sono 722 i dataset che vengono rilasciati dal portale regionale dedicato agli Open data: 698 sono i dati strutturati messi a disposizione dall’ente regionale, 38 dal comune di Sedilo, 16 da comune di Aidomaggiore, 12 da quello di Norbello, 11 dall’unione dei comuni del Guilcer, 3 dal comune di Ghilarza ma troviamo anche l’Istat (2) e l’Inail (4). Sono anche presenti i dati sul trasporto pubblico locale (terrestre e marittimo con isole minori). All’interno del portale si possono effettuare ricerche sui dati per tematiche. Ad esempio turismo, ambiente, economia, ricerca e innovazione.

Anche il comune di Cagliari ha aperto un’area tematica dedicata ai dati aperti dove sono presenti i propri dataset suddivisi per 12 aree tematiche: ambiente, amministrazione, cittadini, economia e investimenti solo per citarne alcuni. Dati che sono rilasciati anche in tempo reale. Piero Orofino, funzionario del servizio innovazione tecnologica e sistemi informatici del comune del capoluogo ha detto: “In questo caso parliamo di Open Service e i dati live che espone il Comune sono ad esempio quelli elettorali nel corso dello scrutinio o quello dei sistemi di monitoraggio del traffico o quelli dei veicoli rimossi dalla polizia municipale”.

Il funzionario comunale ha anche dato un annuncio in anteprima: “Stiamo realizzando a Cagliari una rete radio per lo scambio dei dati provenienti dalla sensoristica IoT, una delle antenne è posizionata proprio sul tetto del palazzo civico di via Sonnino e comincia a raccogliere i dati provenienti da alcuni sensori dei parcheggi. E’ un pilot, ma i dati arrivano già, attraverso un nostro gateway, ed è già pronta un’applicazione basata sui BOT di Telegram che permette di scegliere un parcheggio e ricevere le notifiche sullo stato dei stalli disponibili”.

Il tema principale del prologo sono stati i trasporti, esempio concreto di come si possano utilizzare i dati e come questi possano essere un forte volano per l’economia. Roberto Farci, segretario generale dell’Autorità Portuale, ha presentato “Cagliari Port 2020”, il progetto dedicato ad una gestione “intelligente” dei flussi di passeggeri e merci tra il sistema portuale di Cagliari ed il contesto cittadino e metropolitano.

È stato presentato anche un’altro strumento poco noto e di recente realizzazione: il Travel Planner. Una piattaforma all’interno del sito Sardegna Mobilità che permette di pianificare i propri spostamenti da e per il territorio regionale fornendo inoltre altre informazioni utili quali i costi per le diverse modalità di trasporto.

Esempi concreti di come i cittadini o le imprese possono utilizzare i dati aperti sono stati mostrati durante la giornata successiva al Lazzaretto di Cagliari dove gli istituti scolastici Dionigi Scano di Monserrato, il liceo artistico Foiso Fois ed il liceo scientifico Michelangelo di Cagliari, il liceo Fermi e l’istituto tecnico commerciale Satta di Nuoro ed i giovanissimi alunni della 1° B del convitto nazionale hanno presentato i loro progetti di utilizzo dei dati aperti.

I ragazzi del convitto si sono cimentati nel produrre i dati geografici in modo collaborativo, grazie agli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma GeoNue. È stata realizzata una mappa che contiene i punti di interesse georeferenziati. Cliccando in un punto di interesse qualsiasi viene generata una Mappa Temporale che consente di visualizzare le zone e i luoghi d’interesse nel perimetro raggiungibili in base al tempo che si ha a disposizione e a seconda del mezzo che si vuole utilizzare per raggiungerli. In collegamento da San Sperate, Sandro Usai ha anticipato la nascita del catalogo on line delle opere di Sciola presenti nel comune.

Al centro culturale sono stati presentati anche i progetti dell’hackaton svolto il giorno precedente. L’obiettivo era quello di realizzare progetti o prototipi che sfruttassero i dati aperti. Hanno partecipato 30 appassionati che hanno formato 9 gruppi. 3 sono state le idee presentate: Jana, un’applicazione per il monitoraggio del flusso di traffico nella città capoluogo che calcola il percorso più veloce per arrivare agli ospedali partendo dalla propria posizione. Rosadigitale ha presentato Sardinia Italy Travel: un boot di telegram che permette di avere un elenco di tutte le strutture ricettive della Sardegna. Inoltre è stata presentata l’idea di una mappa interattiva che permetta di individuare i musei e le fermate dell’autobus attigue per poterci arrivare agevolmente. Il progetto prevede inoltre la possibilità di individuare musei con opere di un dato specifico periodo storico.

Durante la maratona è stata sviluppata anche la Digital Open Hotspot, una piattaforma che mostra dove sono situati gli accessi gratuiti ad internet. Inoltre un servizio che permette di mappare e verificare la distanza dei vari servizi turistici dalle spiagge della Sardegna ed in ultimo è stata studiata un’app che dia informazioni all’utente sui nuraghi situati nei pressi delle strutture ricettive.

In Sardegna si è iniziato a parlare in maniera diffusa di dati aperti a partire dal 2012 quando la Regione Sardegna ha partecipato al progetto HOMER. Finanziato con risorse MED 2007-2013 aveva l’obiettivo di definire una strategia coordinata tra diversi paesi europei per superare gli ostacoli al riuso dell’informazione del settore pubblico. Nel mentre il 23 febbraio 2013 a Cagliari, alla Mediateca del Mediterraneo il Circolo dei Giuristi Telematici, Gulch e Sardinia Open Data presentano la prima edizione Cagliari open data day. Nel 2014 la Regione Sardegna ha avviato un processo finalizzato all’adozione di un piano d’azione regionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico. Successivamente, grazie alla delibera 57/17 del 25/11/2015, la Regione ha approvato le linee guida regionali sugli Open Data per la formalizzazione dei principi e degli aspetti tecnico-organizzativi da applicarsi al riuso e interscambio dei dati aperti tra le pubbliche amministrazioni.

Alessandro Ligas

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