‘Open data day’ anche a Cagliari, appuntamento sabato 3 marzo alla Mem

Ricerca, denaro pubblico, ambiente e diritti: le informazioni devono essere a disposizione di tutti. Perché la loro conoscenza è etica e utile a creare nuovi saperi innescando una progressione potenzialmente infinita. È il senso dei ‘dati aperti’. Si rinnova sabato 3 marzo alla Mem di Cagliari, in contemporanea con quasi 400 eventi in tutto il mondo, l’appuntamento con Intenational Open Data Day. Giunta alla sesta edizione, la manifestazione mira sin dalle sue origini a favorire relazioni tra coloro che lavorano con i ‘dati aperti’ e trovare nuove soluzioni tecniche per il loro uso e riuso. Il Comune di Cagliari condivide spirito e principi.

“Siamo impegnati a semplificare le informazioni, migliorare la trasparenza e la consapevolezza sull’uso dei dati, diffondere e rafforzare la cultura digitale, garantire efficienza anche grazie ai nuovi servizi online, come Spid e Pago Pa”, ha detto l’assessora all’Innovazione Claudia Medda. Titolo dell’edizione 2018 è ‘Direzioni’. Il programma della giornata di sabato è stato illustrato da Giovanni Battista Gallus, delegato dei Giuristi Telematici, circolo che, con la collaborazione della community Need for Nerd, associazione Sardinia Open Data, cittadini e attivisti, ha organizzato l’evento.

Gli appuntamenti – incontri, dibattiti, esperienze – coinvolgeranno istituzioni, università, imprese e scuole. Anche le aziende artigiane possono fare business sfruttando i ‘dati aperti’. È la linea già adottata da molte piccole e medie imprese del settore. “Un patrimonio – spiega Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – a portata di mano per qualsiasi azienda e startup per generare reddito”. Si tratta di aziende che si occupano di trasporti, turismo, marketing, comunicazione, cultura, clima. Non solo. Anche di ecologia, salvaguardia ambientale, energia e sicurezza.

 

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