L’Isola dà il via alla settimana “Rosa Digitale”: per la parità di genere

Prenderà il via il 7 marzo, e continuerà fino al 13, in occasione della festa delle donne “La settimana del RosaDigitale“: manifestazione a livello nazionale, organizzata dall’omonimo movimento sardo Rosa Digitale, contro il divario di genere in ambito tecnologico e informatico. Per una settimana in tutta Italia verranno svolti eventi, chiamati “petali rosa”.

Il programma. Le giornate saranno incentrate sulla storia delle grandi donne informatiche che hanno contribuito e di altre che tuttora cooperano attivamente per la società rendendola più innovativa, come Ada Lovelace (1815-1852) soprannominata “L’incantatrice dei numeri” reputata la prima programmatrice della storia. Figlia del celebre poeta George Gordon Noel Byron VI, è stata educata fin dai diciassette anni alla matematica e alle materie scientifiche dai maggiori esperti dell’epoca. All’età di ventisette anni, inserendo delle note personali in una traduzione, include un algoritmo che è considerato il primo programma informatico.

Tra gli appuntamenti workshop, talk, seminari e laboratori dal vivo indipendenti ed organizzati dalle aziende, associazioni e persone che operano nel campo tecnologico e informatico e che tratteranno i temi della programmazione, del web marketing, del software libero, di graphic design, e tanto altro.

Il progetto è nato a Cagliari da una chiacchierata tra Sara Broi, fondatrice del movimento, e Matteo Enna, programmatore, che hanno notato come, collaborando con i protagonisti del settore, la partecipazione da parte delle bambine agli eventi informatici sia ridotta. Sottolinea Sara Broi: “È evidente che il pregiudizio del mondo femminile nell’informatica e la tecnologia ci sia anche tra le famiglie, per questo ho pensato fortemente di creare il movimento RosaDigitale, in modo da coinvolgere le bambine, famiglie, ragazze e meno giovani” ed aggiunge “lo stesso divario di genere l’abbiamo notato anche svolgendo degli eventi rivolti ad ogni fascia di età”. Il nome nasce da un gioco di parole: “Ho voluto giocare un po’ sul nome  – aggiunge ancora Broi – adattandomi al fatto che la donna sia riconosciuta con il colore rosa, ma preferirei identificare la donna con il simbolo della rosa come fiore. Rosadigitale sarà anche l’Italia che si impegnerà in diversi eventi, i petali rosa, chiamati così perché appunto la rosa è composta anche da petali.”

Ma l’obiettivo è più grande e non si fermerà solo alla settimana del RosaDigitale infatti il movimento nazionale, nato appunto in Sardegna, vuole sconfiggere il divario di genere, in inglese gender gap, in generale.

Numeri. In Europa la percentuale di donne assunte nel settore informatico è una su cento mentre il tasso di diplomate è al venti per cento. In Italia nelle facoltà scientifiche il 63% degli studenti risulta ancora maschile, e, nella maggior parte degli atenei, è solo 15,55 % la percentuale delle studentesse iscritte in informatica. Mentre negli istituti tecnici nell’anno accademico 2015/2016 ben l’83,8 % degli iscritti è di genere maschile.

Un trend, quello mondiale, che sicuramente si deve capovolgere ed “Uno degli strumenti – continua Sara Broi – “è l’organizzazione di iniziative sia locali che nazionali rivolte a ogni fascia d’età. Fondamentale è inoltre addentrare le famiglie nel mondo informatico e tecnologico, in modo da far conoscere a loro le vaste opportunità che riserva quest’ultimo”.

Durante la settimana ogni Regione avrà due referenti, una donna e un uomo come simbolo di pari opportunità e uguaglianza, e per la g4291pSardegna saranno Francesca Mereu, classe 1977, architetto, artista digitale e ricercatrice in Interactive Art, è PhD in Arte digitale per la Universidad Politécnica de Valencia (Spagna), e Marco Frau, classe 1992, studente nella facoltà di Ingegneria Elettrica ed Elettronica di Cagliari, relatore di seminari sull’educazione alla sicurezza informatica per i giovani delle scuole superiori, sviluppatore web,blogger, autore di diversi progetti in ambito Internet of Things e di automazione per i diversamente abili. I due divulgheranno gli oltre cinquanta eventi previsti in tutta l’isola e rappresenteranno il movimento.

Un ottimo riscontro lo si è ottenuto anche al di là del Tirreno soprattutto dai gruppi utenti linux, coderdojo, LibreItalia e altre realtà che si occupano di software libero che stanno organizzando manifestazioni e appuntamenti in tutta Italia. Una risposta positiva che non viene soltanto dalla penisola ma anche da Oltralpe. In particolare dal Belgio dove la referente Sara Minarini sta attivando nuove collaborazioni. Ma anche altre nazioni guardano con simpatia all’evento, grazie a Emily de los Rios, una collaboratrice del movimento, che sta attivando altre interazioni.

In Sardegna. Le donne sarde finora si sono sempre fatte valere anche nel campo digitale, come recentemente ha dimostrato anche Alessandra Garau. La giovane si è infatti classificata nona, ma soprattutto prima tra le donne, nella competizione Cisco Netriders, gara rivolta agli studenti iscritti al programma Cisco Networking Academy, che mette alla prova le competenze acquisite nel proprio percorso formativo, alla fine del 2014.

Alessandro Ligas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share