Ex miniera di Sos Enattos, Paci: “Può ospitare il progetto Einstein Telescope”

Nell’ex miniera di Sos Enattos, a Lula, si nasconde un potenziale tesoro. Un tesoro che ha a che fare con i misteri dell’Universo. Il sottosuolo del sito del Nuorese è infatti uno dei luoghi ideali per “ascoltare” le onde gravitazionali. Il perché è presto detto: l’area è interessata da un rumore sismico debolissimo e la densità di popolazione è una delle più basse d’Europa, elemento fondamentale per realizzare un’infrastruttura sotterranea in grado di esplorare il cosmo e i tanti segreti che nasconde. Ed è proprio a Lula che, secondo alcuni scienziati e massimi esperti di fisica, sarebbe opportuno ospitare il progetto Einstein Telescope. Ci credono gli studiosi e ci crede la Regione, che conferma l’impegno per sostenere la candidatura di Sos Enattos. L’ha sottolineato l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, intervenendo alla Conferenza biennale della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (Sigrav), in corso di svolgimento a Santa Margherita di Pula.

“Il Progetto Einstein Telescope prevede investimenti per centinaia di milioni di euro. Se Lula sarà scelta come sede destinata a ospitare questa importante infrastruttura, ci saranno ricadute enormi, in termini economici e di sviluppo, non solo sul territorio ma sull’intera Sardegna. Noi ci contiamo – ha affermato l’assessore Paci – il sottosuolo di Lula, a detta degli studiosi, è il luogo ideale in Europa dove realizzare l’opera. Stiamo lavorando insieme a tutte le istituzioni, dal MIUR all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dalle Università di Cagliari e Sassari alle comunità locali, per promuovere la candidatura dell’Italia, e quindi della Sardegna. Abbiamo già finanziato con un milione di euro l’apertura di laboratori e strutture di ricerca nell’ex miniera di Sos Enattos e – ha aggiunto Paci – siamo pronti a mettere in campo altre risorse finanziarie. Il progetto ET potrebbe davvero cambiare la storia di un territorio come quello di Lula, e la Sardegna diventerebbe sede privilegiata di ampi settori della ricerca scientifica e tecnologica, con il coinvolgimento di centinaia di studiosi, l’interesse di numerosi investitori pubblici e privati, e grandi vantaggi in termini di qualità dei servizi e crescita culturale. Ecco perché stiamo puntando su questo genere di infrastrutture: vogliamo valorizzare i nostri centri universitari, la nostra comunità scientifica e il nostro capitale umano. Con la ricerca e l’innovazione – ha sottolineato Paci – possiamo davvero connetterci con il resto del mondo”. In Sardegna, nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, non c’è soltanto il Progetto ET, per il quale nel febbraio scorso, al MIUR, è stato siglato un Protocollo d’intesa che prevede complessivamente un impegno finanziario da parte dell’Italia pari a 17 milioni di euro. Dal recupero delle ex miniere, infatti, passano importanti prospettive di sviluppo legate all’alta tecnologia. Il progetto Aria nel Sulcis, grazie a un Accordo di Programma tra INFN, Regione Sardegna, Carbosulcis, e con la collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari, attuerà la conversione della miniera di Seruci, in chiusura, in un’infrastruttura tecnologicamente avanzata che riuscirà a produrre Argon 40 puro, necessario alle attività dell’esperimento DarkSide nel Gran Sasso. Altri progetti prestigiosi, infine, sono quelli che riguardano la collaborazione tra Regione e INAF per il Radiotelescopio di San Basilio e il Joint Innovation Center di Huawei e Crs4, punto di riferimento italiano per le Smart and Safe City.

La polemica di Marilotti M5s: “Subito lo stop del parco eolico a Bitti”.  “Se la Regione crede veramente nel progetto Einstein Telsecope di Sos Enattos deve bloccare il progetto di parco eolico a Bitti”. Lo ha dichiarato il senatore M5s, Gianni Marilotti, intervenendo a Pula alla conferenza Sigrav 2018, durante la quale la Giunta ha confermato la volontà di ospitare il progetto nell’ex miniera di Bitti. “Secondo gli esperti – ha sottolineato Marilotti – le pale eoliche che sorgerebbero ad appena dodici chilometri di distanza dalle miniere di Lula, con molta probabilità interferirebbero con l’attività scientifica, e questo è un rischio che non possiamo correre”. Secondo il parlamentare Cinquestelle, “il progetto che vede coinvolte le due università di Cagliari e Sassari, la Regione, il Miur e l’Istituto nazionale di fisica nucleare, è indubbiamente il migliore tra quelli presentati in ambito europeo e merita il massimo sostegno da parte delle istituzioni”. E costituisce “anche anche un’occasione imperdibile per arginare il fenomeno dello spopolamento nelle zone interne”. Ma resta l’incognita parco eolico: “La Regione lo deve fermare per non mettere a repentaglio ET”, ribadisce Marilotti.

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