Buchi neri, scattata la prima fotografia: è sardo il responsabile del progetto

È sardo l’astrofisico responsabile scientifico del progetto BlackHoleCam, che ha portato alla scoperta più avvincente degli ultimi anni, l’individuazione e la cattura dell’immagine fotografica di un buco nero al centro di una galassia lontana 55 milioni di anni luce. Si tratta di Ciriaco Goddi. A lui sono giunti, “a nome di tutti i sardi”, i complimenti del governatore Christian Solinas. “Sapere che uno scienziato sardo è protagonista di un’impresa scientifica di tale portata storica – osserva il presidente della Regione – ci riempie di orgoglio e ci spinge a lavorare con sempre più forte impegno e passione affinché i giovani talenti della nostra isola possano avere, in futuro, maggiori occasioni per non dover portare lontano dalla loro terra il loro sapere e il loro valore”.

L’annuncio della prima foto di un buco nero è stato accolto da un lungo applauso a Roma, nella sede centrale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Emozione e incredulità si sono diffusi in sala. Il risultato, mostrato in contemporanea anche a Bruxelles, Washington, Santiago del Cile, Shanghai, Tokyo e Taipei, è stato ottenuto dal progetto Event Horizon Telescope (Eht), e pubblicato in sei articoli sulla rivista The Astrophysical Journal Letters. L’Italia partecipa con l’Inaf e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). “Siamo di fronte ad una scoperta epocale, la prima prova diretta dell’esistenza di un buco nero: è un momento d’oro per l’astrofisica”, ha commentato a caldo il presidente dell’Inaf, Nichi D’Amico. “Ancora una volta Einstein ha visto giusto. La foto è molto intrigante: i buchi neri affascinano molto, perché sono tra gli oggetti più misteriosi dell’universo”, ha aggiunto.

Il progetto Eht conta più di 200 persone ed è stato finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) con 14 milioni di euro. Per Elisabetta Liuzzo, dell’Inaf di Bologna, “è uno dei risultati che cambiano la prospettiva della fisica, aprendo opportunità nuove per lo studio dei buchi neri. Sono ancora incredula – ha detto – Non ci aspettavamo questo risultato. Quando ho visto per la prima volta la foto, sono rimasta senza parole e ho pensato fosse una simulazione”, ha aggiunto. Dopo che nel 2016 le onde gravitazionali hanno dimostrato l’esistenza dei buchi neri, arriva adesso la loro prima foto reale. “L’immagine non assomiglia, però, a quella che abbiamo visto nel film Interstellar”, ha spiegato il sardo Ciriaco Goddi, responsabile scientifico di BlackHoleCam, parte del consorzio Eht. “Nell’immagine si vede plasma incandescente che orbita intorno al buco nero. La parte interessante – ha aggiunto – è il disco centrale opaco, che mostra la materia inghiottita dal buco nero. Adesso – ha concluso – vogliamo osservare anche il buco nero al centro della Via Lattea, Sagittarius A*, e siamo sicuri che riusciremo a vederlo”.

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