A Cagliari c’è il FabLab, il primo laboratorio di fabbricazione digitale

È stato inaugurato a Cagliari il primo laboratorio di fabbricazione digitale della città. La sua missione è quella di diffondere la cultura maker e diventare il punto di riferimento per l’artigianato digitale sia a livello locale che transnazionale. Un progetto nato dal basso, autofinanziato, e gestito dall’ associazione di promozione sociale FaberAus.

Maker, progettisti, artisti, artigiani, designer, studenti e curiosi, sono state oltre 200 le persone che hanno affollato gli spazi del laboratorio, situato in pieno centro, nel quartiere La Marina, un luogo ideale dove è possibile sviluppare relazioni dirette con il tessuto dei piccoli artigiani. La serata è iniziata con la dimostrazione del funzionamento delle macchine tipografiche “stella” heildebergh, accompagnate dalla cantante Gaia Loisi, a cui sono seguite le presentazioni dei principali progetti legati al movimento dei maker come la stampa alimentare di Danilo Spiga o l’esperienza degli &makers raccontata da Daniele Sabiucciu.

Lo spazio è diviso in tre aree: il Cafè-lab, con una stampante 3d alimentare (cioccolato), Ardu_lab, spazio per la prototipazione elettronica ed infine il cuore del laboratorio, il FabLab, con le macchine di prototipazione 3d,stampanti, taglio laser, ed infine le macchine tipografiche a caratteri mobili. E saranno quattro le macro aree operative: creatività,progettazione, tecnologie, tecniche e materiali. La filosofia portante del laboratorio è quella DIWO (“Do It With Others” tradotto “Fallo con gli altri) e si può riassumere con i concetti della condivisione e della collaborazione. Tanto che l’intero Fablab, dagli spazi al mobilio e ai macchinari, sono stati realizzati in modo partecipativo dagli stessi maker.

Progetti. Diversi sono i progetti che il neonato spazio sta portando avanti. In primo luogo la formazione: all’interno del laboratorio si potranno seguire i corsi di formazione suddivisi in tre tipologie: base, intermedio ed avanzato. Si inizierà con un’introduzione dedicata alle basi della stampa 3d e della modellazione, sino alla auto costruzione delle stesse stampanti. Il FabLab si pone anche come network locale della manifattura, il cosiddetto 3D Hub Manufactoring, che mette in relazione tutti coloro che hanno macchinari e lavorano nel settore della fabbricazione digitale.

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Non solo formazione o network ma anche progetti concreti. Come Poseidon, presentato alla MakerFaire Roma 2015: un micro-giardino marino portatile in grado di riprodurre il processo di biomimesi degli organismi che accoglie. Un originale oggetto di arredamento, realizzato con le più attuali tecniche di costruzione, stampato in 3D con materiale ceramico, all’interno del quale è possibile coltivare piante aromatiche di tipo marine commestibili come la limbarda ed il finocchio marino da avere sempre a disposizione mentre si cucina. Spazio anche ad anticipazioni che provengono direttamente dal futuro con i gioielli elettronici. Orecchini, collane o anelli che per mezzo di schede elettroniche daranno un nuovo modo per valorizzare il corpo femminile o maschile. Ad oggi sono ancora dei prototipi ma all’interno dello spazio si stanno studiando e, a breve potranno essere indossati.

Inoltre il Fablab Cagliari è accreditato dalla FabFoundation, ed al suo interno è possibile seguire le lezioni della Fab Academy il corso che riprende la struttura e i contenuti del corso del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston “How to Make (Almost) Anything”.

Alessandro Ligas

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