Legge Omnibus: coccole in soldi a dipendenti regionali, Chiesa e amici

La legge Omnibus è pronta per essere pubblicata sul Buras. Sono 103 pagine di norme e tabelle che gli uffici del Consiglio regionale hanno messo nero su bianco dopo tre settimane di lavoro. La Omnibus è una maxi variazione di bilancio che valeva inizialmente 200 milioni di euro, ma cammin facendo il centrodestra ha aggiunto altri 100 milioni di spese, anche attraverso numerosi emendamenti orali. Da qui le tre settimane di verifiche fatte dal personale amministrativo del Palazzo.

Vista la mole di disposizioni, Sardinia Post racconterà in almeno due puntate tutti i ‘regalini’ contenuti nella legge a un passo dall’entrata in vigore. Le prime sorprese erano comunque arrivate all’indomani del voto in Aula, il 27 ottobre scorso: il nostro giornale ha già raccontato la proroga di due anni ai dirigenti del Sistema Regione, così come le pensioni agli onorevoli, con effetto retroattivo al 2014. Idem i contributi vari ad associazioni, sarde e non.

Scorrendo il testo normativo, ecco il piatto ghiotto previsto all’articolo 5 e destinato ai dipendenti regionali. C’è di tutto nella Omnibus. Intanto al Corpo forestale vengono assegnati “ulteriori 500mila euro” per “la contrattazione collettiva”, recita il comma 2. Premio anche ai lavoratori di Enas (Ente sardo acquedotti) e a quelli di Area (Edilizia abitativa): sono previsti 5 milioni di euro per “la riclassificazione del personale non dirigente” (comma 4). In Forestas, “con effetto immediato”, sono autorizzate “le opportune variazioni di bilancio” per “incrementare le risorse” da destinare “ai rinnovi contrattuali (comma 11)”. I colletti bianchi di Arpas, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente, ottengono l’inserimento nel “comparto unico di contrattazione collettiva regionale”: per i dirigenti significa retribuzioni più alte (comma 15).

Malgrado i maxi staff che nel solo ufficio di Christian Solinas si tradurranno in un team da quaranta persone, sale a 540mila euro “il fondo per studi, ricerche e consulenze“. Eppure il potenziamento dei gabinetti politici è stato approvato dal centrodestra lo scorso 25 maggio con l’obiettivo di colmare “carenze nelle professionalità del Sistema Regione”. Un obiettivo riproposto identico dal comma 5 della legge Omnibus.

La mano generosa del centrodestra – ma pagano i sardi – si allunga anche per “rafforzare gli organici”: chi ha lavorato per almeno cinque anni negli assessorati, negli enti e nelle agenzie, può fare domanda per diventare “dipendente regionale” (comma 25). Ancora: ci sono 4 milioni e 500mila euro per assumere altri precari (comma 27), sebbene la legge sulle stabilizzazioni approvata dal centrosinistra nella passata legislatura vieti nuovi contratti a tempo determinato sino a quando non verranno regolarizzati coloro che già lavorano in Regione saltuariamente.

La legge Omnibus regala più di un sorriso pure alla Chiesa. Al comma 7 dell’articolo 6, infilata tra i soldi destinati alla sanità, c’è lo stanziamento di 500mila euro per “le diocesi che gestiscono” attività di “supporto per le famiglie” con “bambini affetti da sindrome di Asper o sclerosi”. L’obiettivo è nobilissimo. Ma a fronte di una disposizione normativa generica, c’è già un destinatario sicuro: è una struttura religiosa a Golfo Aranci.

La Chiesa prende soldi pubblici anche attraverso il comma 5 dell’articolo 7: la fondazione Accademia casa dei popoli, nata nel 2018 per volontà dell’arcivescoso di Sassari, Gian Franco Saba, otterrà un milione e mezzo in tre anni. Obiettivo: realizzare il progetto “Per un nuovo umanesimo dell’educazione”.

Sempre all’articolo 7, i comma 16, 19 e 20 sommano in totale un milione e 300mila euro per le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) e le società sportive dilettantistiche (Ssd). Ma ci sono anche singoli stanziamenti: all’Ads Tiro Tinnias di Dorgali vanno 150mila euro per la manifestazione ‘National handgun’. La disciplina è il tiro dinamico sportivo.

Ancora in tema di sport, è nella legge Omnibus il contributo della Regione all’Island X Prix, ovvero il campionato Extreme E che ha avuto come cornice il poligono di Capo Teulada. Il centrodestra ha sostenuto l’evento con 800mila euro.

Questa è la Omnibus sino all’articolo 9. Bisogna arrivare al 42 per completare l’esame della legge e trovare nella sua pieghe la lunga lista di ‘omaggi’ fatti coi soldi pubblici. Si può già anticipare che Solinas ha in serbo di fare le cose in grande: l’articolo 29 modifica la legge 14 del 2006 che disciplina i beni culturali dell’Isola. Il governatore e gli alleati hanno aggiunto il seguente comma: sono previste “spese di investimento per la realizzazione di monumenti celebrativi di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna“. Chissà i sardoleghisti chi hanno in mente di celebrare (1 – continua).

Alessandra Carta

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