Pale eoliche attorno a uno uno dei più importanti complessi culturali della Sardegna nuragica: quello di Serri, nel Cagliaritano, esteso per più di 3 ettari lungo l’omonima Giara, su un altopiano basaltico al confine fra Trexenta e Sarcidano.
La denuncia arriva dal Gruppo d’intervento giuridico, Grig. Così si legge in una nota in cui si parla di un “assedio”. Almeno, “a giudicare dal numero degli impianti di produzione di energia da fonte eolica da 60 kW (il cosiddetto mini-eolico) autorizzati e realizzati negli ultimi mesi proprio a breve distanza.
Ne risultano già tre – sostiene Grig – autorizzati sotto il profilo storico-culturale nel corso del 2015. Si tratta, precisa Grig, di “energia da fonte rinnovabile, potenzialmente utile quando non frutto di pura speculazione e dubbia legalità, ma i cui impianti sono ben visibili dal sito culturale, rovinando il contesto storico-ambientale che costituisce anche il fondamentale richiamo turistico”. Poi le domande degli ambientalisti: “È questo che vogliamo? È questo il futuro per le nostre risorse culturali?”.
La posizione del Grig è chiara. Per il Gruppo d’intervento giuridico: “È necessaria un ampliamento della fascia di rispetto delle aree e dei siti archeologici fra quelli non idonei all’installazione degli impianti alimentati da fonti di energia eolica, direttiva regionale operativa dall’agosto 2015″.
Foto Grig