Si chiamano Alessio Pistis e Mirko Locci le due persone arrestate dai carabinieri di Cagliari e Quartu con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: i miliari dell’Arma li hanno trovati in possesso di circa chili di hascisc. Gli arresti sono avvenuti stanotte. Pistis, classe 1980, cagliaritano, è il titolare del circolo privato ‘Number one’ di Pirri, mentre Locci, nato nel 1990, è un disoccupato di Selargius. La droga, divisa in 37 confezioni da poco meno di un chilo ciascuna, è stata recuperata in un garage del capoluogo, in via della Pineta, di cui entrambi gli arrestati avevano le chiavi. La vendita dell’hascisc avrebbe fruttato tra i 200mila e i 250mila euro. I due giovani, che erano pedinati da tempo e sorpresi a spacciare in più occasioni, si trovano già nel carcere di Uta, dove saranno interrogativi dal Gip nelle prossime ore.
La detenzione dei 35 chili di hascisc è stata imputata a entrambi gli arrestati. Singolarmente, invece, i carabinieri hanno mosso rilievi diversi. A Pistis, in seguito alla perquisizione nel circolo privato di Pirri, sono stati trovati 830 euro in contanti che i militari dell’Arma considerano frutto dello spaccio della droga. Nella casa del 38enne sono stati trovate invece tre scatole di cartucce calibro 40 sw per un totale di 133 pezzi; nell’abitazione di Locci, che col suo scooter Yamaha aveva tentato la fuga ed è stato fermato dopo un breve inseguimento, sono stati trovati tre bilancini di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 150 euro in contanti, di cui un pezzo da 50 risultato falso. Un particolare, questo, che ha aperto nuovi sviluppi investigativi, visto che la bancomata è risultata avere lo stesso numero di serie di quelle sequestrate a Elmas il 20 luglio scorso nel corso di un’operazione che portò all’arresto di Riccardo Franceschi: allora i soldi fasulli ammontavano a 5mila euro. Per i carabinieri ci sarebbe un collegamento tra Pistis e Locci con Franceschi. Sotto sequestro pure tre confezioni di mannitolo, un farmaco che spesso viene usato per tagliare la cocaina (nella foto a destra la droga, i soldi e tutto il materiale sequestrato dai carabinieri).