Riforma della rete ospedaliera, Arru: “Dal ministero nessuna bocciatura”

La rete ospedaliera ritorna al centro delle proteste nei territori proprio quando, sulla riorganizzazione approvata dal Consiglio regionale più di sette mesi fa, si avvia a conclusione il confronto tecnico tra Regione e ministero della Salute. Confronto avviato proprio per verificare la rispondenza della legge al decreto ministeriale 70 che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza negli ospedali. Adesso le interlocuzioni formali tra direttori dell’assessorato e del ministero sono finite, manca solo l’ufficialità. “Non c’è alcuna bocciatura da parte del ministero, solo delle osservazioni”, ha spiegato all’ANSA l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, che oggi è stato ascoltato in sesta commissione con il dg dell’Ats, Fulvio Moirano.

I punti in contrasto con il decreto 70 riguardano l’assistenza per le patologie tempo dipendenti, i punti nascita sotto i 500 parti per cui il ministero chiede la deroga, il funzionamento delle chirurgia. Ma, sottolinea Arru, a queste controdeduzioni seguirà non una richiesta di modifica – anche perché la Sardegna, come Regione a statuto speciale, applica il decreto compatibilmente con il proprio statuto di autonomia – ma solo una richiesta di monitoraggio, perché il rispetto dei livelli essenziali di assistenza previsto dalla Costituzione deve essere comunque garantito. Intanto l’opposizione scalpita. I consiglieri regionali dei Riformatori Michele Cossa, Attilio Dedoni e Luigi Crisponi hanno presentato una mozione “sullo stato disastroso della sanità sarda. Il piano di riordino degli ospedali sardi – dicono – non è stato ancora approvato da Roma e le aziende sanitarie navigano a vista, senza sapere che pesci prendere”. Inoltre, “niente è stato fatto per rafforzare il filtro della medicina del territorio e la presa in carico della cronicità, mentre l’emergenza urgenza aspetta ancora qualche miracolo impossibile dal carrozzone dell’Areus”. Infine: “Gli ospedali che scoppiano, le liste d’attesa lunghissime e il gravissimo disagio in cui lavorano gli operatori della sanità sono lo specchio dell’interminabile serie di errori fatta da questa Giunta”.

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