Care lettrici e cari lettori,
il primo ottobre del 2022 Sardinia Post spegnerà le sue prime dieci candeline. Sono stati dieci anni nei quali è cambiato il mondo dell’editoria, si sono trasformati i modelli di riferimento del fare informazione e le abitudini di lettura. Noi abbiamo sempre cercato di raccontare la verità sostanziale dei fatti, mettendo in luce abusi, inchieste giudiziarie e gestioni non sempre trasparenti dell’amministrazione pubblica. Un lavoro a volte solitario senza tralasciare la cronaca, le notizie di ambiente e cultura, di economia, innovazione e spettacoli, di sport, cucina e cibo.
Il settore dell’editoria (sebbene non l’unico) è stato attraversato dalla crisi subendo un costante calo degli introiti pubblicitari. Noi, con tante difficoltà, abbiamo sempre garantito alla nostra comunità di lettori la gratuità dei contenuti, senza nessun filtro e inviando una newsletter quotidiana ai tantissimi che l’hanno richiesta.
Per di più in Sardegna non esiste una legge organica sull’editoria che sostenga il comparto e tratti tutti i media allo stesso modo. È invece vigente una legge regionale (la numero 3 del 2015) che finanzia con quasi due milioni le tv locali, mentre per l’informazione web sono previste poche migliaia di euro per oltre venti testate online.
Ma il nostro lavoro – che proviamo a migliorare giorno dopo giorno con ulteriori inchieste e contenuti di qualità – ha un valore e un costo: la macchina dell’informazione di Sardinia Post è una redazione di giornalisti professionisti regolarmente assunti, affiancata da grafici e tecnici. Fa parte della nostra famiglia pure il gruppo che si dedica al commerciale.
Da oggi, 8 marzo, parte la campagna “Il tuo giornale di fiducia“. Anche tu puoi partecipare con un contributo libero. Una ‘Quota sostenitore’ o una ‘Quota sostenitrice’, senza vincoli di importo, ma che per noi sarà preziosa. Alla fine di ogni articolo troverai uno spazio rosso, con un pulsante che permette di accedere alla schermata PayPal.
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