Tirocini regionali da 600 euro al mese: Giunta stanzia fondi per tre milioni

Quasi tre milioni di euro. È quanto la Giunta ha stanziato con una delibera proposta dall’assessora del Lavoro, Alessandra Zedda, per i tirocini extracurriculari. L’obiettivo è promuovere l’ingresso o il re-ingresso nel mercato del lavoro, con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita (green economy, blue economy, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale). I tirocini dovranno svolgersi in Sardegna e il 38 per cento è riservato ad azioni dirette alle donne.

“La formazione professionale sta assumendo sempre più un’importanza strategica nel mondo produttivo, perché viene incontro ai fabbisogni espressi dalle aziende e alle esigenze dei giovani di acquisire competenze. Ed è volontà della Giunta proseguire e rafforzare l’impegno nella direzione della promozione integrale della persona attraverso la formazione e il lavoro”, ha spiegato il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione della delibera che mette a disposizione i fondi dalla vecchia programmazione del Por Fse 2014-2020.

“Le misure di politica attiva – ha sottolineato l’assessore Zedda – vanno a beneficio di tanti sardi, occupati e disoccupati, giovani e meno giovani, con un particolare occhio di riguardo verso le donne. Per questo abbiamo individuato ulteriori risorse nell’assestamento di bilancio che consentono di offrire maggiori prospettive di occupazione”. L’attivazione dei tirocini fa parte del programma denominato ‘Tvb Sardegna LavOro’ (che unisce gli acronimi Tirocini, Voucher, Bonus agli obiettivi stessi del programma Orientamento, Rafforzamento delle competenze e Occupazione). L’iniziativa prevede l’attivazione di tirocini rivolti a cittadini disoccupati con più di 35 anni, residenti in Sardegna (o extracomunitari regolarmente soggiornanti) che non abbiano già fruito di tirocini cofinanziati da fondi pubblici nel 2017 e 2019. In totale saranno attivabili 800 tirocini.

Ogni tirocinante potrà disporre di una indennità pari a 600 euro lordi al mese per sei mesi, totalmente a carico della Regione e erogata direttamente dall’Aspal il mese successivo. Le domande, a sportello, potranno essere presentate sulla piattaforma telematica messa a disposizione dall’amministrazione regionale.

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