Il mancato accordo sul contratto del settore Industria Turismo scaduto da sei anni porterà alla mobilitazione degli addetti. Già domani un primo sciopero a Cagliari con una manifestazione dalle 10 alle 12 davanti alla Confindustria Sardegna meridionale in viale Colombo. Successivamente la mobilitazione si estenderà a tutta l’Isola con una giornata di sciopero regionale a settembre.
“I lavoratori e le lavoratrici che garantiscono la qualità di un comparto strategico per la provincia e per l’intera Sardegna – hanno spiegato i segretari territoriali di Cagliari Simone Congiu (Filcams Cgil), Giuseppe Atzori (Fisascat Cisl) e Cristiano Ardau (Uiltucs Uil) – non meritano l’indifferenza con cui le controparti si sottraggono a una trattativa che ha l’obiettivo di migliorare le loro condizioni e i gravi disagi legati alla continua perdita del potere d’acquisto”.
Sono sedici le ore di sciopero proclamate a livello nazionale da Filcams, Fisascat e Uiltucs, una protesta che coinvolgerà tutta Italia e anche l’Isola in diverse giornate.
Domani è il primo appuntamento ma la battaglia proseguirà “fino a quando Confindustria accetterà di sedersi al tavolo e condividere i giusti avanzamenti, a partire dalle retribuzioni che non sono più al passo con il costo della vita – spiegano in una nota i sindacati -. Al momento le controparti vorrebbero discutere di flessibilità e reperibilità, tempo determinato e apprendistato, bypassando totalmente le questioni più importanti per la vita dei lavoratori e delle lavoratrici”.
“Siamo davanti a un atteggiamento miope e dannoso per il settore – sottolineano Congiu, Atzori e Ardau – il negoziato andrà avanti fino a quando la Confindustria accetterà di affrontare i temi irrisolti come gli aumenti salariali, le misure contro la precarietà, appalti e internalizzazioni, contrasto alla violenza e alle molestie sui luoghi di lavoro, congedi per le donne vittime di violenza, genitorialità”.