Concorsi e concorsoni in avvicinamento dal prossimo anno scolastico: ma ci sono migliaia di insegnanti, cinquemila sardi, che rischiano di essere esclusi dall’assegnazione delle cattedre. Tutto questo nonostante l’esperienza maturata in questi anni. È il messaggio lanciato dal coordinamento nazionale precari e dalla Uil questo pomeriggio nel corso di un sit-in davanti alla Prefettura di Cagliari.
Il plotone di senza posto è formato soprattutto da docenti di sostegno selezionati in questi anni dall’ultima delle liste di insegnanti, la terza fascia, per compensare la carenza di prof e maestri che aiutano gli alunni disabili. “In tutta Italia – spiega Pasquale Vespa, rappresentante di un’associazione di precari – registriamo la presenza di 32mila cattedre scoperte a causa del mancato incrocio tra classi di concorso e abilitati. In Sardegna solo nella provincia di Cagliari, per quanto riguarda il sostegno, 1800 docenti senza specializzazione vengono pescati dalla terza fascia”. Ma in tutta l’isola – aggiunge il responsabile scuola della Uil Giuseppe Corrias – si superano le cinquemila unità. “Noi aspettiamo una risposta – ha detto Vespa – ci hanno promesso tanto, ma non ci hanno dato nulla. Chiediamo una stabilizzazione urgente: dobbiamo essere immessi in ruolo con una fase transitoria a partire da settembre. Il concorsone? Parteciperanno un milione di persone. Mettendo però in palio anche i posti ricoperti da anni dai precari”.