Saremar morosa per il nolo di “Scintu” e “Dimonios”. Azione legale di Visemar

A quanto ammonta il debito della “Flotta sarda”? Il bilancio del 2012, approvato nell’ottobre scorso, certifica un passivo per la Saremar di 1,7 milioni di euro, a fronte di una perdita determinata dalla “flotta” di 3,4 milioni. Ma si tratta di cifre con tutta probabilità destinata a crescere. In termini che è difficile calcolare con precisione. Si annunciano, infatti, nuovi contenziosi legali e richieste di risarcimento.

Da Genova trapela la notizia di un’azione legale avviata dalla Visemar navigazione Srl, la società che noleggiò alla Saremar, e cioè alla Regione sarda, le due “ammiraglie” “Scintu” e “Dimonios“. Una richiesta perentoria che si riferisce al mancato pagamento degli importi stabiliti per il nolo. Con l’avvertimento che l’iniziativa sarà accompagnata dalla richiesta di una “declaratoria di responsabilità” della Regione.

Ma a quanto ammonta questo ulteriore debito? Secondo quanto si è appreso si riferisce al mancato pagamento di tre mensilità. Una somma stimabile tra i 2,5 e i 3 milioni di euro.

Il costo del nolo di ciascuna delle due motonavi era stato stabilito (col contratto stipulato tra Saremar e Visemar il 18 maggio del 2011) in 15mila euro al giorno. Contratto a “scafo armato”, cioè “chiavi in mano”. Anche se non del tutto. Infatti il personale non strettamente tecnico – come gli addetti al ricevimento dei passeggeri – non era compreso nell’accordo. In definitiva, il costo dell’affitto di “Scintu” e “Diomonios” ammontava a circa 900mila euro al mese. Da qua la stima di una cifra tra i 2,5 e i 3 milioni di euro per le tre mensilità arretrate.

Intanto si attende ancora la risposta all’interrogazione presentata il mese scorso dal Partito democratico per chiedere spiegazioni su una vicenda segnalata da Sardinia Post. E cioè il trasferimento (avvenuto l’estate scorsa) di 550mila euro dai fondi della gestione ordinaria della Saremar per il pagamento di una parte dei debiti della Flotta sarda, in quei giorni assediata dai creditori al punto da indurre il suo presidente Salvatore Scarpatiche ha confermato la circostanza – ad assumere l’impegnativa decisione. Subito comunicata alla Regione.

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