Sace, il futuro delle imprese ora è green: ‘In campo contro cambiamenti climatici’

Non più soltanto sostegno all’export delle imprese italiane, ma una visione strategica verso lo sviluppo sostenibile e inclusivo per la crescita del Sistema Paese. È il nuovo mandato di Sace, l’agenzia assicurativa e finanziaria italiana specializzata nel supporto alle imprese, e contenuto nel Bilancio di sostenibilità 2020 presentato oggi dall’amministratore delegato Pierfrancesco Latini e dal presidente Rodolfo Errore.

“Il nostro impegno, per le nostre imprese, verso il nostro futuro” è il titolo del report 2020 che va oltre i numeri e traccia la strada delle attività future di Sace, orientate sempre allo sviluppo sul mercato globale, ma con un’attenzione alla tutela ambientale e al benessere di stakeholder e collaboratori.

Bilancio di sostenibilità 2020

Tutela della salute, della sicurezza e della qualità della vita aziendale; finanza sostenibile; impegno diretto in ambito ambientale; supporto alle Pmi e alle imprese ad alto potenziale; rigore nella condotta aziendale; attenzione e cura del cliente; trasparenza e semplificazione; innovazione e digitalizzazione; specializzazione delle competenze territoriali e di settore. Sono le direttrici lungo le quali si declina l’azione futura della società.

Si parte dai numeri. Le risorse mobilitate nel 2020 a supporto dell’economia reale grazie a Sace ammontano a 46 miliardi di euro. Di questi, 25 sono stati destinati all’export e all’internazionalizzazione (in crescita del 18 per cento rispetto al 2019) a cui si sono aggiunti altri 21 miliardi per Garanzia Italia e 300 milioni delle garanziegreen’. Da inizio pandemia a maggio 2021 hanno raggiunto 61 miliardi suddivisi rispettivamente in 36, 24 e oltre un miliardo.

Al supporto di Garanzia Italia ora si aggiunge il compito di rilasciare garanzie per facilitare la transizione ecologica del Paese e di attuare il Green New Deal italiano anche supportando gli investimenti previsti dal Pnrr.

Il futuro delle imprese è green

Un’operatività che si è consolidata nei primi mesi del 2021 e nell’ambito della quale sono state già deliberate garanzie per oltre un miliardo. Fondi a beneficio di progetti che agevolano la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, focalizzata sull’integrazione dei cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni, la produzione di beni e servizi sostenibili e lo sviluppo di una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti.

“Finalmente – ha commentato l’ad Pierfrancesco Latini – è maturata la consapevolezza della necessità di un approccio sostenibile per il futuro del Pianeta e si è diffusa una forte attenzione al ‘green’ e alla tutela ambientale come grande opportunità di investimento, crescita e occupazione per l’intero sistema produttivo. Sace, in quanto gestore diretto del programma di garanzie legate al Green New Deal, potrà giocare un ruolo strategico nella transizione ecologica italiana, anche supportando gli investimenti previsti dal Pnrr. Tutto questo in linea con gli indirizzi definiti dall’Unione europea, cui ho avuto il privilegio di contribuire in prima persona nell’ambito del Technical Expert Group sulla finanza sostenibile, un passo decisivo verso la definizione di un framework di riferimento per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”.

Da sinistra l’ad Pierfrancesco Latini e il presidente Rodolfo Errore

Obiettivo: ridurre le emissioni inquinanti

Il Bilancio di sostenibilità è un ulteriore passo verso l’attenzione al green e alla tutela ambientale sottolineata anche attraverso l’introduzione della Climate Change Policy: una serie di misure ad hoc per migliorare il contributo delle attività di business alla riduzione delle emissioni che alterano il clima.

Tra le novità c’è il divieto di supportare centrali a carbone e progetti finalizzati all’estrazione, produzione e trasporto di carbone termico, nonché alle operazioni nel settore estrattivo che prevedano l’utilizzo del routine flaring e del fracking, due tecniche particolarmente dannose per l’ambiente.

“Ci troviamo a un punto di svolta decisivo per l’Italia – ha sottolineato il presidente Errore – e sarà necessario agire su diverse leve per agganciare la ripresa. Servirà puntare su politiche economiche espansive; sull’attuazione del piano Next Generation EU; su un sistema finanziario globale focalizzato sul finanziamento dell’economia reale, sull’eccellenza del nostro tessuto imprenditoriale e su un’ambiziosa agenda verde. Tutto questo in una logica inclusiva a servizio delle generazioni a venire”.

Nel 2020 il gruppo Sace, che conta in totale 1.004 dipendenti e 26mila clienti, ha assunto 117 persone, 77 delle quali hanno meno di trent’anni e 55 sono donne. In totale la società conta il 44 per cento di personale con meno di quarant’anni e il 51 per cento sono donne. (mar.pi.)

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