La Regione in pressing su Meridiana per evitare i licenziamenti

La politica potrebbe scendere in campo con un ruolo diverso da semplice spettatrice. Forse è questa la principale novità sulla vertenza Meridiana, che questa mattina ha visto la nuova protesta di Usb, Cgil, Cisl e Apm, l’associazione piloti della compagnia dell’Aga Khan, contro i 1350 licenziamenti annunciati dall’azienda per l’estate del 2015. Ora ci sarebbe un piano. Il neo assessore ai Trasporti, Massimo Deiana e il presidente Pigliaru non vogliono macchiare i primi anni di legislatura lasciando passare un piano “lacrime e sangue” che ridimensionerebbe una delle più grandi aziende sarde, oltre 2mila dipendenti la gran parte dei quali residenti nell’Isola.

La Regione pronta al “Piano Electrolux”: ma la compagnia sembra orientata al rifiuto

Al vaglio della Regione ci sarebbe il “Piano Electrolux”, quello che è stato messo in campo per salvare dai licenziamenti i dipendenti del colosso svedese produttore di elettrodomestici. “Abbiamo sentito l’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana – spiega Francesco Staccioli di Usb – e la Regione sembrerebbe orientata a convocare l’azienda per proporle un piano che preveda l’allungamento della cassa integrazione”. In sostanza la Regione proporrebbe a Meridiana un allungamento della cassa integrazione per il 2016, scongiurando i licenziamenti del giugno 2015 (attuale scadenza degli ammortizzatori sociali), con una eventuale proroga della Cig anche per un altro anno, il 2017, a condizione però che Meridiana riassorba almeno il 30% del personale in servizio. Dunque un taglio del 30% dei 1350 licenziamenti previsti. Secondo i primi abboccamenti l’azienda avrebbe già risposto picche, ma la Regione farà sentire la sua voce.

La manifestazione in palazzina il giorno dello sciopero di 24 ore

Questa mattina circa 200 lavoratori, intanto, hanno manifestato davanti agli uffici direzionali di Meridiana all’aeroporto Costa Smeralda. Dopo aver “ammainato” la bandiera della compagnia, sostituita da quelle delle sigle Cgil e Usb, i lavoratori hanno protestato all’interno del parcheggio. Dopo qualche momento di tensione, i manifestanti hanno varcato i cancelli della sede della compagnia aerea anche agevolati dalla presenza di alcuni politici: l’europarlamentare dell’Idv, Giomaria Uggias e il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli. “L’azienda perde decine di milioni di euro l’anno, nonostante l’abbattimento del costo del lavoro, non c’è una strategia, si cavalca la finanza e non si segue un vero piano industriale – spiega Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt Cgil – non permetteremo licenziamenti di massa, sulla base di una strategia di gestione più finanziaria che industriale”. Banche, fondi pensione e finanza creativa che oscurerebbero il vero core business del trasporto aereo. I sindacati, ancora una volta, si concentrano sul management e sulle scelte dirigenziali che non sarebbero state premiate dal mercato.

Il 12 maggio un incontro con gli assessori regionali. Il Comune conferma il tavolo di crisi

L’europarlamentare Giomaria Uggias ha annunciato la convocazione di un incontro tra l’azienda, le parti sociali e gli assessori competenti per il prossimo 12 maggio: all’ordine del giorno la crisi di Meridiana e i possibili interventi. Sarà probabilmente in quella sede che verrà reso ufficiale il percorso per evitare i licenziamenti. I manager Meridiana incontreranno Massimo Deiana, assessore ai Trasporti; Francesco Morandi, assessore al Turismo e Maria Grazia Piras, assessore all’Industria. “La Regione deve cominciare ad assumersi le sue responsabilità in questa vertenza – ha dichiarato Uggias – dal momento che anche l’assenza di un Piano regionale ai Trasporti ha determinato condizioni negative. Qui il traffico aereo aumenta e Meridiana licenzia”. Parallelamente anche il Comune di Olbia tiene aperto il tavolo permanente di crisi. Il sindaco Gianni Giovannelli ha confermato che la prossima settimana ci sarà un incontro con i sindacati per elaborare la strategia e vagliare le azioni da compiere per scongiurare quei licenziamenti che per Olbia e la Gallura avrebbero un effetto recessivo drammatico. Il colpo di grazia a un’economia morente.

Giandomenico Mele

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