Qualità della vita: Oristano 1° nel Sud Italia. Cagliari avanza, Sulcis male

Oristano e provincia si piazzano al 52° posto in Italia sulla qualità della vita, nell’indagine che annualmente realizza e pubblica Il Sole 24Ore. La classifica, dominata da Belluno, è stata stilata sulla base dei dati raccolti nel 2017. L’Oristanese raccoglie due record insieme: recupera tre posizioni rispetto al 2016 ed è la prima tra le province del Sud Italia, quindi anche tra le sarde.  Il Sulcis-Iglesiente, invece, è ultimo a livello regionale e 101° (su 110) su scala nazionale, preceduto dal Medio Campidano che è 100°.

Per misurare la qualità della vita vengono usate sei fasce di indicatori, da cui si ricava il punteggio finale: ricchezza e consumi; lavoro e innovazione; ambiente e servizi; demografia e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Oristano (nella foto) ha conquistato 476 punti, contro i 583 di Belluno. Seconda classificata la provincia di Aosta, a quota 578, terza quella di Sondrio a 574.

È evidente che le città più grandi risultano essere svantaggiate, perché perdono punti per via dei problemi tipici delle aree metropolitane, come gli alti tassi di criminalità e le ampie sacche di povertà tipiche di certe periferie urbane. Ma “il trend di fondo che emerge – si legge nella relazione che accompagna l’indagine ‘Il Sole 24 Ore Vivere‘ – è il divario tra Nord e Sud del Paese, un distanza sempre più ampia. Le aree centro-settentrionali non solo ribadiscono i loro primati storici negli indicatori economici come ricchezza e lavoro, ma guadagnano spazio anche su demografia e tempo libero, un tempo appannaggio dei territori del Meridione, il quale alla fin fine primeggia in blocco esclusivamente nella diffusione della banda larga”.

L’Oristanese è addirittura terzo assoluto in Italia nell’indicatore ‘giustizia e sicurezza’, preceduto solo da Verbano-Ciuso-Ossola (Piemonte) e ancora Belluno: nel territorio isolano si contano due scippi ogni mille abitanti contro i 109 della provincia di Milano, ultima in Italia. Stesso trend sulle rapine: 5 ogni mille abitanti nell’Oristanese contro le 109 del Milanese.

Un buon primato sulle singole valutazioni lo incassano pure Cagliari e la Gallura che si sono piazzate rispettivamente al 55° e al 69° posto nella classifica nazionale: la provincia del capoluogo è 13° assoluta nell’indicatore ‘ambiente e servizi’, tra cui si ricava per esempio il 21 per cento di consumo di suolo rispetto alla superficie totale; Olbia-Tempio è invece tredicesima a livello nazionale  su ‘lavoro e innovazione’ e addirittura si piazza al primo posto in Italia nel sottoindicatore del ‘numero di imprese registrate per 100 abitanti’, pari a 14,6 unità.

Nella classifica generale Cagliari  è poco sopra la metà classifica, al 55° posto, con 473 punti, guadagnando due posizioni rispetto al 2016. La provincia di Olbia-Tempio, 69°, raccoglie invece 457 punti, ma nel giro di un anno è scivolata di dieci gradini (era 59°):

L’Ogliastra è 79° con 438 punti e precede il Sassarese che è 81° a 424. Per i due territori un mezzo disastro: la provincia di Lanusei-Tortolì fa un balzo indietro di dodici posizioni rispetto al 2016, mentre il Nord-Ovest perde addirittura diciotto posti in classifica. Il Medio Campidano, 100° a livello nazionale, raccoglie 401 punti e scivola di tre gradini rispetto al 2016. Il Sulcis, 101°, fa segnare lo stesso punteggio di Villacidro-Sanlutri, ma perde quattordici posizioni in un anno. (al. car.)

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