Incontro interlocutorio, ma leggermente positivo, quello che si è svolto questa mattina a Roma per la prosecuzione dell’attività produttiva della Portovesme Srl. Secondo quanto riferiscono i sindacati, oggi nella Capitale per una riunione informale, i funzionari del Ministero dell’Ambiente hanno sottolineato che “non ci dovrebbero essere problemi sul via libera all’utilizzo dei vasconi interni allo stabilimento, per il conferimento degli scarti di lavorazione”. Una soluzione temporanea in attesa che si concludano le procedure per la proroga della discarica di Genna Luas e per il nuovo sito per i rifiuti.
L’appuntamento più importante è, però, quello di domani con la conferenza dei servizi che si svolge a Cagliari e che dibatterà proprio il tema del periodo di transizione. Se non ci dovessero essere obiezioni tra l’utilizzo dei vasconi e l’eventuale ok al conferimento di 25mila tonnellate di scarti nella discarica di Genna Luas, l’impianto della Portovesme srl potrebbe avere una boccata d’ossigeno di almeno otto o nove mesi. Cioè tutto il tempo per attendere l’eventuale via libera al nuovo sito.
Il deputato Pd del Sulcis, Emanuele Cani, scrive in una nota: “L’esito positivo dell’incontro avvenuto al Ministero dell’Ambiente relativo all’utilizzo delle vasche interne alla Portovesme srl per l’abbancamento provvisorio dei residui di lavorazione è un fatto positivo. Un
passo avanti importante per evitare la fermata degli impianti e garantire la continuità produttiva e lavorativa. Si attende ora la conclusione dell’iter con la conferenza decisoria di domani. Resta comunque alta l’attenzione per la vertenza – prosegue il parlamentare sardo – perché deve essere ancora sciolto il nodo principale. Ossia il rispetto dei tempi per l’approvazione del progetto della nuova discarica fondamentale per garantire l’operatività dei prossimi anni. Un argomento su cui resterà sempre molto alto il livello di attenzione”.