Piano Sulcis, parte il concorso di idee

E’ stato lanciato ufficialmente oggi il bando internazionale per la raccolte di nuove idee e proposte per il rilancio economico e sociale del Sulcis . La procedura rientra nel “Piano Sulcis“, il protocollo d’intesa sottoscritto e varato il 13 novembre nei locali della ex miniera di Serbariu dai ministri per la Coesione territoriale Barca e per lo Sviluppo Economico Passera con la Regione, la Provincia di Carbonia-Iglesias e i 23 sindaci del territorio.
Il bando internazionale dovrebbe avere, nelle intenzioni delle istituzioni che lo hanno sottoscritto, la finalità di recepire nuove idee per un nuovo sviluppo economico di un territorio fortemente provato a livello ambientale da oltre un secolo di sfruttamento, prima minerario e poi industriale.

Il bando è consultabile sul sito governativo Ideas.it . Possono partecipare tutti i cittadini, associazioni, imprese, scuole, accademie e tutti coloro che ritengono di poter dare un contributo con un apporto di idee innovative. Un’apposita commissione valuterà quindi le idee migliori “per essere sicuri di fare la cosa più giusta“. Per il Presidente  Tore Cherchi, “si tratta di un ulteriore e concreto sviluppo del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 13 novembre”.

Per questa parte del Piano Sulcis sono disponibili 127 milioni di euro di risorse pubbliche, di cui 72 milioni già impegnati per la realizzazione di infrastrutture definite “invarianti”, ossia opere viarie e portuali ritenute necessarie al territorio che dovrebbero essere realizzate nel medio periodo dagli stessi Enti Locali e in alcuni casi dalla Regione, dall’Anas e dal consorzio industriale.

A queste risorse inoltre si dovranno aggiungere altri 56 milioni, ulteriori 100 milioni per incentivazione alle imprese e altri 130 milioni che dovrebbero provenire dalle sanzioni alle aziende energivore, per un totale di 413 milioni di euro.

Rientra nel Piano Sulcis anche l’iniziativa della scorsa estate voluta dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Archiettura dell’Università di Cagliari denominata “Scuola Estiva di Architettura“ sostenuta dalla Provincia di Carbonia Iglesias e dal Ministero dei Beni Culturali. I territori costieri del Sulcis interessati dallo sfruttamento minerario sono stati passati al setaccio per due settimane dai partecipanti, in gran parte studenti provenienti dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Francia e dal Canada, oltre che dall’ateneo cagliaritano, per una valutazione e successiva progettazione di un possibile nuovo sviluppo.
Carlo Martinelli

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