“L’amministrazione comunale tutta rende pubblicamente merito a Nardino Fois per i suoi quarant’anni di attività commerciale, per l’impegno profuso e il contributo allo sviluppo economico e sociale nel settore della nautica della Città di Olbia“. Si legge così nella pergamena che il sindaco Settimo Nizzi ha consegnato ieri al maestro d’ascia nel cantiere di famiglia, a Cala Saccaia, uno dei primi nati a Olbia e uno dei pochi che si trovano sul mare, con proprio impianto di alaggio e varo.
Era il 1983 quando Nardino Fois, insieme alla moglie Isabella Varrucciu, venuta a mancare qualche anno fa, ebbe la lungimiranza di acquistare un pezzo di Cala Saccaia e dare un impulso a un settore che oggi ha un ruolo chiave nell’economia del territorio. Ma il merito di Fois è anche quello di aver unito all’attività di rimessaggio anche la realizzazione delle barche, in particolare quelle di vela latina. Oggi il Cantiere Fois ha una gestione di seconda generazione: la struttura è in mano ai figli Monica, Gianmario e Pietro (nella foto insieme al padre e al sindaco Nizzi).
Classe 1946, Nardino Fois ha dedicato la sua vita alla nautica. Per lui non c’è mai stato inverno, quando si è trattato di andare per mare. Anche da protagonista nel campo di regata: della Vela latina è stato campione italiano con la barca ‘Terranoa‘, da lui realizzata. Con la ‘Gallura’, sempre una sua creatura, ebbe l’onore che gliela tenessero a battesimo il nostromo e i nocchieri dell’Amerigo Vespucci.
